Palamara: “Sono innocente, non ho mai ricevuto denaro”

31 maggio 2019 ROMA – “Mi sono dichiarato totalmente estraneo alla infamante accusa di aver ricevuto 40.000 euro, si tratta di una ipotesi che la procura di Perugia ha voluto contestarmi in relazione alla quale ho fornito ogni elemento per dimostrare di non aver mai ricevuto somme di denaro”. E’ quanto ha riferito l’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati, Luca Palamara, indagato per corruzione, dopo essere stato interrogato (tra ieri e oggi) per la seconda volta alla presenza dei suoi legali, gli avvocati Benedetto e Mariano Marzocchi Buratti e Michele Di Lembo.

Palamara ha aggiunto: “Ribadisco di non aver mai avuto rapporti con gli avvocati Piero Amara e Giuseppe Calafiore e soprattutto di non aver mai perorato il nominativo di Giancarlo Longo per la Procura di Gela, anche perché non solo non ero nella competente commissione quell’anno come è facilmente riscontrabile ma soprattutto perché a nessuno ho mai indicato tale nominativo. Oggi, nell’interesse della magistratura tutta voglio mandare un segnale distensivo poiché non mi riconosco in quanto pubblicato sui giornali, non avendo avuto mai l’intenzione di danneggiare nessun collega del mio ufficio e tantomeno l’aggiunto Paolo Ielo e di aver espresso giudizi e opinioni che sono stati captati nell’ambito di un’attività di intercettazione e che rappresentano esclusivamente momenti di tensione interna all’ufficio per la nomina dei vertici di Roma con la convinzione e la consapevolezza che ogni scelta avverrà senza alcuna interferenza da parte del Csm

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