Viaggio a Venezia dopo l’incidente: “Paura passata, ma nel weekend arriveranno altri 13 giganti”
roberta de rossi venezia
Il giorno dopo il grande spavento, per i residenti a San Basilio e alle Zattere è quello dello sfinimento dopo la paura e la rabbia. Per i 2500 passeggeri della Msc Opera, quello della vacanza tra le isole greche cancellata: crociera annullata, tutti a casa e rimborso assicurato.
«Mi sento spossato come dopo l’esame di maturità e ancora carico di adrenalina come se fossi sopravvissuto… alla Msc Opera che stava per entrarmi di prua in salotto», racconta con una battuta un architetto con casa-studio a due passi dalla banchina di San Basilio dove la grande nave ha finito la sua corsa in avaria, accartocciando pietra d’Istria e asfalto, schiacciando come mozziconi di sigaretta le bitte 29 e 30 e – soprattutto – investendo la “River Countness” e i suoi 110 passeggeri, che si sono visti la morte in faccia. Un telo blu copre quasi pudicamente la prua che non c’è più del battello fluviale, desolatamente all’ormeggio, disabitata: gli alberelli del giardino sul ponte di coperta sono sottosopra, come fosse passata una tromba d’aria.
La Capitaneria di porto ha blindato con un’ordinanza il tratto di banchina: unici autorizzati ad avvicinarsi, i mezzi impegnati nel recupero di una delle due ancore della “Msc Opera”, con la sua lunga catena, rimasta sul fondale dopo che dalla plancia di comando – domenica mattina – avevano dato ordine di gettarle in acqua per rallentare la corsa cieca della nave in avaria. Per Msc Crociere è la giornata della resa dei conti con i propri passeggeri, letteralmente: crociera annullata e rimborsi per tutti, anche per quanti vorranno restare a bordo della nave per tutta la settimana e usarla come un hotel, portati in navetta ogni mattina in piazza San Marco e riportati indietro nel pomeriggio, tra aperitivi in piscina e spettacoli teatrali.
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