Governo, telefonata di chiarimento Salvini-Di Maio. Trovato accordo sullo Sblocca-cantieri
L’appello del premier comunque sembra essere stato raccolto anche a giudicare dalla telefonata avvenuta in mattinata tra i due vicepremier svoltasi in un clima “positivo”. Sarebbe stato Di Maio a prendere l’iniziativa. Una telefonata, la sua, attesa dal responsabile del Viminale per seppellire l’ascia di guerra. Nonostante le difficoltà, lo scambio tra i due avrebbe ora riportato un po’ di sereno. E non è escluso, a questo punto, che un incontro potrebbe tenersi a breve, forse già domani.
Il presidente del Consiglio ha valutato “positivamente il fatto che dopo la sua conferenza stampa di ieri i leader delle due forze di maggioranza siano tornati a parlarsi: il ritorno al dialogo è una buona premessa per procedere nella giusta direzione”.
Conte: “Super emendamento difficile da capire”
“Questo super-emendamento – aveva detto Conte parlando dello
Sbloccacantieri – ha portato altri 400 emendamenti, anche dalle
opposizioni. Ho cercato di rappresentare alla Lega che mancano
pochissimi giorni per la conversione. Siamo al Senato. E dobbiamo
passare alla Camera. Dal punto di vista tecnico (io faccio il giurista
da 30 anni) è un po’ complicato comprenderlo. In sostanza volendo
congelare il codice degli appalti propone una improbabile reminiscenza
del vecchio codice che è ormai abrogato”.
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Un richiamo che sembra aver smosso le acque visto che Salvini dopo aver
detto in mattinata “se tra 15 giorni ci ritroviamo con gli stessi
ritardi, rinvii, allora è un problema” ha poi mostrato maggiore
ottimismo. “Entro oggi pomeriggio – ha detto il ministro dell’Interno –
c’è l’accordo, in Italia si torna a lavorare, a scavare”. E in effetti
la svolta sembra esserci stata.
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Sulla stessa linea l’altro vicepremier si era espresso in mattinata anche Luigi Di Maio:
“Sullo sblocca cantieri per ora arrivano buone notizie e siamo
fiduciosi. Sono sicuro che si arriverà a una soluzione condivisa e di
buon senso. Bisogna far ripartire il Paese, senza intoppi e lo vogliamo
tutti. C’è un testo già condiviso e pronto per essere votato. IL’unico
obiettivo in questo momento è tornare a far correre l’Italia”.
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Governo, forse fiducia sul dl crescita
Il governo intanto potrebbe porre la questione di fiducia sul decreto crescita. “Potrebbe esserci questa ipotesi”, ha confermato la presidente della commissione Finanze della Camera, Carla Ruocco, sottolineando che “la discussione in commissione è stata abbastanza ampia ed esauriente, dando spazio alle opposizioni e accantonando istanze che rientreranno”.
I tempi sono stretti, il decreto, in scadenza il 29 giugno, sarebbe dovuto approdare in Aula domani pomeriggio ma è probabile un ulteriore rinvio di 24 ore. I lavori delle commissioni si sono interrotti, riprenderanno domani alle 10,30 e, per il momento, c’è stata solo una prima scrematura dei circa 450 emendamenti segnalati dai gruppi. Si attendono ancora le proposte di modifica del governo.
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