Prove di accordo Lega-M5s spingono Piazza Affari. Corrono Fca e le banche
La schiarita tra le forze di maggioranza che sostengono il governo guidato da Giuseppe Conte ha temporaneamente rasserenato i mercati in attesa dell’appuntamento di domani, quando l’Unione europea darà le indicazioni all’Italia sulla situazione congiunturale. «Alcuni investitori stanno chiudendo posizioni corte sulla scommessa che domani non verrà aperta una procedura di infrazione contro l’Italia», ha spiegato un trader. Sul fronte macroeconomico, intanto, i dati sull’inflazione europea alimentano l’aspettativa che la Bce non abbandonerà la propria politica accomdante, mentre negli Stati Uniti una serie di dichiarazioni di esponenti della Federal Reserve rendono più concreta la possibilità di un taglio dei tassi.
L’inflazione rallenta in Europa, disoccupazione ai minimi
L’inflazione europea ha rallentato il passo nel mese di maggio: Secondo Eurostat
il tasso di inflazione annuale nella zona euro è calato di nuovo a
+1,2%dall’1,7%di aprile. L’energia è attesa avere l’impatto
più forte, 3,8% contro 5,3% ad aprile. Sempre oggi Eurostat ha anche
annunciato che ad aprile il tasso di disoccupazione nella
zona euro è calato al 7,6% rispetto a 7,7% a marzo e all’8,4% ad
aprile 2018. Si tratta del tasso più basso da agosto 2008.
Fca sotto osservazione nell’attesa di Renault
A Piazza Affari i riflettori sono accesi su Fiat Chrysler Automobiles
, nel giorno in cui si riunisce il cda di Renault per discutere della
proposta di fusione tra le due case automobilistiche.
Ieri, intanto, il numero uno di Nissan, Hiroto Saikawa, ha chiesto
una integrale revisione dell’attuale rapporto tra Nissan
e Renault in caso di fusione della casa francese con Fca. L’attesa
per la mega-operazione, che farebbe nascere una delle maggiori
case auto al mondo, ha posto in secondo piano i dati deludenti sulle
immatricolazioni in Italia. Ancora una volta a maggio
Fca ha fatto peggio del mercato, accusando un calo delle vendite del
6%, contro quello generale dell’1,19%. Della galassia
Agnelli, sono deboli le Ferrari, mentre sono ben intonate le Cnh Industrial e le Exor. Juventus Fcè volatile in attesa della nomina dell’allenatore, anche se ormai il mercato dà per scontato l’annuncio su Maurizio Sarri.
Si rincorrono inoltre mille voci sul calciomercato.
Le rassicurazioni di Salvini sul Governo fanno scattare le banche
Le rassicurazioni del vicepremier Salvini sulla tenuta del Governo hanno messo le ali ai titoli delle banche, che dopo una
partenza in calo hanno dunque virato al rialzo. Le Banca Pop Er , pur essendo in vivace rialzo, sono leggermente indietro rispetto agli altri titoli, mentre il mercato si interroga sulle
mosse dell’istituto emiliano.
Tra i big corrono le Telecom, frenano le Amplifon
Tra i titoli del Ftse Mib corrono le azioni di Telecom Italia. Gli investitori continuano a interrogarsi sul futuro della compagnia e soprattutto su una eventuale fusione della rete con
Open Fiber. Dopo un avvio sottotono, sono ben impostate le Azimut con la conferma del target di utile per il 2019. Amplifon ha invece imboccato la strada del ribasso, complici le prese di beneficio: le azioni sono tra le migliori del listino negli
ultimi mesi.
Corre Anima grazie a Goldman, debole Autogrill nel giorno del piano
Fuori dal paniere principale, scattano le azioni di Anima Holding , grazie al ‘Buy’ di Goldman Sachs. Autogrill è debole, nel giorno della presentazione del piano industriale 2019-2021 che prevede ricavi consolidati in crescita a un
tasso annuo composto (CAGR) del 4,5%- 5,0%, raggiungendo quota 5,3 miliardi di euro nel 2021. La società, inoltre, mette in
conto un incremento dell’Ebitda margin underlying a circa il 10% nel 2021 . I vertici del gruppo hanno inoltre indicato che
per il 2019 sono attesi ricavi a 5 miliardi di euro, con una crescita trainata da Nord America e International, con l’Europa
che prosegue nella razionalizzazione già in corso del portafoglio,
Euro si rafforza sul dollaro, petrolio debole
Sul mercato dei cambi, l’euro consolida il rafforzamento avviato ieri a 1,1238 (da 1,1200). La moneta unica vale anche 121,77 yen (121,43), mentre il rapporto dollaro/yen è a 108,35 (108,29). In rialzo, infine, il prezzo del petrolio: il future luglio sul Wti sale dello 0,56% a 53,55 dollari al barile, mentre la consegna agosto sul Brent guadagna lo 0,88% a 61,82 dollari.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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