Opere pubbliche: copiamo l’efficienza
di Pierluigi Battista
Noi del Pdop (gp), del Partito delle opere pubbliche (grandi e piccole), siamo un po’ disorientati. Ne vorremmo molte, di opere pubbliche, grandi e meno grandi, strade, ponti, palazzi abbandonati da rammodernare e ristrutturare, argini ai fiumi, il territorio rimesso a posto, le scuole in sicurezza, linee ferroviarie per i pendolari che si spostano per lavoro e bivaccano ogni mattina in indecenti carri bestiame, e così via: è il programma del Pdop. Ma siamo disorientati, noi del Partito delle opere pubbliche (gp). Un giorno ci si lamenta della lentezza delle opere che non partono o non procedono, delle procedure farraginose che impediscono i lavori, della burocrazia soffocante, dei soldi stanziati e mai spesi, dei cantieri bloccati all’infinito, del divario rispetto agli altri Paesi che vanno avanti come treni mentre noi siamo peggio delle tartarughe.
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