Moscovici: “Avanti con la procedura”. Salvini: “Commissione Ue vecchia e delegittimata”
TRIA: NESSUNA MANOVRA AGGIUNTIVA – Nei confronti della Commissione europea, che ha ritenuto giustificata una procedura per deficit eccesivo, “si tratterà di vedere come spiegare”, ma “nessuna manovra aggiuntiva” è in programma. A dirlo è il ministro dell’Economia Giovanni Tria a un forum organizzato da Il Messaggero e ospitato dall’Abi. Il titolare di via XX settembre ha ribadito di credere nelle stime del governo, che non danno un 2,4% di deficit per il 2019 ma un risultato “verso il 2,2 o il 2,1%, e quindi siamo grosso modo nel braccio preventivo del Patto di stabilità”. Tuttavia, ha anche dichiarato che “abbiamo un debito enorme” e “dobbiamo evitare in tutti i modi” la procedura di infrazione che “farebbe sicuramente male all’Italia, ma anche all’Europa”.
MOSCOVICI: “RISPOSTE CREDIBILI O AVANTI PROCEDURA” – Non si fa attendere l’intervento di Pierre Moscovici. “La mia porta resta aperta” al dialogo – dichiara il commissario Ue -, ma “non perdiamo tempo: senza un piano credibile” da parte dell’Italia, l’Unione europea andrà avanti con l’iter per la procedura di violazione della regola del debito.
SALVINI: “COMMISSIONE UE VECCHIA E DELEGITTIMATA” – Immediata la reazione del vicepremier Matteo Salvini: la “vecchia e delegittimata” Commissione Ue “non può imporre sanzioni” all’Italia, dichiara il leader del Carroccio in una diretta su Facebook. “Oggi – ha aggiunto – ci siamo trovati dicendo che una Commissione uscente, vecchia, delegittimata dal voto di milioni di europei la settimana scorsa non può prendere decisioni o imporre scelte o sanzioni a governi e popoli”.
“MANOVRA CORAGGIOSA O SALTA TUTTO” – In un’intervista a Qn, il leader della Lega è tornato sui difficili rapporti che hanno caratterizzato l’esecutivo nelle settimane scorse: “Il governo è stato a rischio: c’erano troppi litigi, troppe discussioni, troppe divisioni. Un freno a mano costantemente tirato. Ma se si torna a lavorare nei primi undici mesi, si va avanti”, dichiara il ministro dell’Interno, ricordando che la manovra economica d’autunno “o sarà coraggiosa o salta tutto“.
JUNCKER: “ITALIA PROBLEMA SERIO” – Ieri il presidente della Commissione europea Jean-Claude Juncker ha definito l’Italia un “problema serio” che “rischia di essere nei prossimi anni nella procedura per i disavanzi eccessivi”. Un affondo al quale il premier Giuseppe Conte ha prontamente risposto: anche lui ha “sbagliato direzione con la Grecia” e dunque, “prima di dirci che sbagliamo, mi dia modo di aggiornarlo”. Intervenuto anche il ministro Tria, che ha provato a rassicurare l’Ue: “la stabilità finanziaria è imprescindibile”, mentre il pentastellato Di Maio si è detto convinto che da Bruxelles, in merito alla procedua d’infrazione, “non andranno fino in fondo”.
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