L’asse Salvini-Meloni-Toti: le trame segrete per il voto
La verità, forse, è che perfino un decisionista come Matteo Salvini questa volta non ha le idee troppo chiare.
E ancora non ha scelto se seguire la via delle elezioni anticipate come gli chiedono tutti i big della Lega oppure restare aggrappato a un governo che è sì in grande affanno ma dove il M5s è ormai disposto a fargli qualunque concessione. Di certo, c’è che l’ipotesi di un ritorno al voto in tempi brevi resta sul tavolo del vicepremier. Come confermano i suoi ripetuti contatti telefonici con Giovanni Toti (con cui c’è stato anche un incontro riservato a Roma una decina di giorni fa). E come temono i vertici di Fratelli d’Italia, convinti che alla fine Salvini farà saltare il banco e preoccupati da uno scenario che fino ad oggi in pochi hanno considerato. E cioè che il leader della Lega decida di sganciarsi non solo da Forza Italia ma pure da Fdi, buttandosi – rosario in mano – in una corsa solitaria che gli farebbe sì perdere un certo numero di collegi uninominali ma che potrebbe aumentare ulteriormente i consensi del Carroccio.
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