Italia sempre più isolata: la Ue ci chiede due manovre
P oco tempo, ma non per presentare nuove interpretazioni dei dati macro come vorrebbe il ministro dell’Economia Giovanni Tria.
Piuttosto per mettere in campo una manovra correttiva. Le lancette dell’orologio della procedura di infrazione non si sono fermate come sperava l’esecutivo Conte. Ieri si è riunito l’Eurogruppo (vertice dei ministri finanziari dell’area euro) che non aveva all’ordine del giorno la sanzione contro Roma. Ma il caso Italia è in cima all’agenda di tutte le istituzioni e dei paesi Ue. I ministri che sono sfilati al Lussemburgo hanno quasi tutti chiarito di stare dalla parte di chi chiede rigore all’Italia. Persino il rappresentante dell’esecutivo francese Bruno Le Maire ha detto che l’Italia dovrebbe prendere «misure appropriate». Parigi di solito è dalla parte dell’Italia. Oggi il premier Giuseppe Conte al vertice euromediterraneo di Malta vedrà il presidente francese Emmanuel Macron e cercherà di portare Parigi sulle sue posizioni. Il ministro tedesco Olaf Scholz ha difeso «le regole».
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