Ristoranti etnici, la metà è irregolare: i Nas sequestrano 128 tonnellate di cibo
Guai anche per grossisti e depositi di alimenti etnici: i nas hanno rilevato irregolarità nel 41% dei casi e sono state sequestrate 128 tonnellate di prodotti ittici, carnei e vegetali per irregolarità e non idoneità al consumo perché prevalentemente privi di tracciabilità ed in cattivo stato di conservazione, per un valore di 232mila euro. I Nas hanno trovato magazzini abusivi di stoccaggio dei prodotti, cucine mantenute in pessime condizioni igienico-sanitarie, ambienti mancanti dei minimi requisiti sanitari, strutturali e di sicurezza per i lavoratori. Sono stati applicati provvedimenti di chiusura o sospensione dell’attività per 22 imprese commerciali per un valore di 5,3 milioni di euro.
«Particolare attenzione è stata riservata agli esercizi di ristorazione veloce e a quelli che adottano la formula “all you can eat” per accertare che mantengano i livelli essenziali di corretta prassi igienica e la fornitura di materie prime idonee», ha spiegato il generale di divisione dei Carabinieri Adelmo Lusi.
FOTO – di – Cibo avariato sequestrato destinato ai ristoranti etnici di Roma
L’intervento del ministro Grillo – «Ben vengano le cucine etniche, a tutti piace il sushi, ma ‘all you can eat’ non può fare rima con rischio di intossicazione alimentare: le regole valgono per tutti. Non si mette a rischio la salute dei cittadini con pratiche illegali per mantenere i prezzi stracciati», ha dichiarato il ministro della Salute Giulia Grillo commentando l’operazione dei Nas. «Spesso manca la conoscenza del nostro sistema di regole che è tra i più avanzati a livello mondiale e su questo bisogna lavorare – ha aggiunto – grazie ai nostri Carabinieri del Nas che fanno luce su un settore in grande espansione e richiamo soprattutto per le generazioni più giovani. A tutela di tutti sia ben chiaro che etnico non deve far rima con fuorilegge».
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