Piazza Affari contiene perdite sul finale nonostante dati Cina, Juve ko
Debole settore bancario, bene Prysmian e titoli energetici
A Milano giornata in salita per il settore bancario con flessioni per Ubi Banca (-1,62%), Finecobank (-1,61%), Banco Bpm (-1,20%), Mediobanca (-0,51%), Banca Generali (-0,51%) e UniCredit (-0,67%). Bene i titoli del settore energetico con Eni (+0,29%), Enel (+1,32%) e Italgas (+0,82%) mentre fra i produttori di infrastrutture per il comparto Prysmian sale dell’1,62% dopo che in una intervista al Sole24Ore l’amministratore delegato Valerio Battista ha spiegato che salvo incidenti, è prevista entro fine anno la consegna al cliente del progetto WesternLink una volta ottenuta la certificazione finale necessaria
Focus sui titoli Gavio dopo riassetto: vola Astm (5,32%), giù Sias (-7,14%)
Fuori dal Ftse Mib, occhi puntati sulle società autostradali del gruppo Gavio: i cda hanno dato il via libera all’operazione di accorciamento della catena societaria con fusione di Sias in Autostrada Tom. I due titoli hanno chiuso rispettivamente a -7,14% e +5,32%. Gli analisti giudicano l’operazione positiva nel suo complesso
poiché viene semplificata la struttura societaria delle società di concessioni autostradali e il titolo della nuova entità
godrà di maggiore liquidità.
- infrastrutture
- 13 giugno 2019
Gavio taglia la catena, scatta la fusione tra Astm e Sias
Spread snobba Eurogruppo su procedura infrazione
In calo lo spread
BTp/Bund che non reagisce alla decisione dell’Eurogruppo di proseguire
sulla strada che potrebbe portare a una procedura
di infrazione nei confronti dell’Italia. Il differenziale di
rendimento tra il decennale benchmark italiano (Isin IT0005365165)
e il pari durata tedesco ha infatti aperto a 261 punti base, stesso
livello della chiusura della vigilia, per poi scendere
e chiudere a quota 257 punti.
Petrolio stabile dopo fiammata per “crisi” Golfo dell’Oman
L’euro ha chiuso in lieve recupero a 1,1249 dollari da 1,1276 ieri sera. Petrolio ancora in lieve rialzo dopo il balzo
di ieri dovute alle tensioni legate all’attacco di due petroliere nel Golfo dell’Oman: il Wti lcon consegna a luglio è salito
dello 0,25% a 52,41 dollari al barile,
Cina: produzione industriale rallenta a maggio
La
produzione industriale rallenta a maggio in Cina a causa delle tensioni
commerciali con Washington. Lo ha comunicato l’Ufficio
nazionale di statistica, fornendo i dati che vedono un rialzo del +5%
su anno contro il +5,4% registrato ad aprile. Le vendite
al dettaglio sono salite dell’8,6%, cioè 1,4 punti percentuali in più
del mese precedente.
Russia, banca centrale taglia tassi al 7,5%
La Banca centrale russa ha tagliato il tasso di riferimento dello 0,25% per il rallentamento dell’inflazione. Al termine della
consueta riunione di politica monetaria, la Banca di Russia ha comunicato di aver abbassato i tassi al 7,50%,
sottolineando che “l’inflazione continua a rallentare”. La decisione è in linea con le attese degli analisti. Il rublo si
sta rafforzando contro euro e dollaro.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
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