Ladispoli, omicidio Vannini: indagato ex comandante carabinieri per favoreggiamento e falsa testimonianza
Omicidio Vannini, la famiglia Ciontoli ricorre in Cassazione: “Ridurre la pena”
di FRANCESCO SALVATORE
Marco Vannini, di Cerveteri, venne ferito da un colpo di pistola mentre
si trovava nel bagno della villetta della fidanzata, Martina Ciontoli.
Un colpo partito dall’arma del padre della ragazza, Antonio Ciontoli,
sottufficiale della Marina Militare ma, in base alle indagini svolte,
anziché chiamare subito i soccorsi, i Ciontoli persero tempo e cercarono
anche di nascondere quanto accaduto, causando così la morte del
ragazzo. In primo grado il sottufficiale venne condannato a 14 anni di
reclusione.
Omicidio Vannini, motivazioni sentenza: “Ciontoli sparò per sbaglio ma non attivò soccorsi”
Poi però la Corte d’Assise d’Appello ha ridotto a cinque anni di reclusione la condanna per Antonio Ciontoli, confermando quelle a tre anni per la stessa Martina, il fratello Federico e la madre Maria Pezzillo. Una sentenza su cui si dovrà esprimere la Corte di Cassazione.
Ora arriva l’inchiesta a carico dell’ex comandante, aperta dopo un servizio delle Iene che hanno intervistato un commerciante di Tolfa, Davide Vannicola, amico del carabiniere. Il commerciante ha riferito di alcune confidenze che avrebbe ricevuto da Izzo, il quale gli avrebbe rivelato che a sparare a Marco non sarebbe stato Antonio Ciontoli, ma il figlio Federico.
Nello specifico l’ex comandante gli avrebbe detto: “Ti ricordi di Ciontoli? La sera stessa che Marco Vannini morì mi chiamò dicendomi: Robè, c’è mio genero nella vasca da bagno con un colpo di pistola, mi devi aiutare”. Un racconto che, come anticipato dal Messaggero, Vannicola ha poi confermato al procuratore capo di Civitavecchia, Andrea Vardaro, e al pm Roberto Savelli, precisando anche che l’ex comandante avrebbe detto a Ciontoli di prendersi lui la colpa di tutto per coprire il figlio. Il luogotenente Izzo nega e le indagini vanno avanti ascoltando come testimoni altri carabinieri, a partire dal brigadiere Manlio Amadori, in servizio il giorno del dramma.
REP.IT
Pages: 1 2