Si candidi premier e facciamola finita
Non basta andare a cena con Ronaldo per vincere il Pallone d’oro, così come non basta costruire una buona auto sportiva per poter fare come Ferrari.
Il tuffo di Salvini nel trumpismo rischia così di confondere ancora di più la situazione invece che portare elementi di chiarezza. A scanso di equivoci, preferisco Matteo Salvini a Donald Trump. Ma il primo è viceministro di un medio Paese europeo in costante affanno, il secondo è un miliardario presidente della più grande e forte democrazia occidentale. Le due cose non sono comparabili, le ricette non sovrapponibili e sarebbe un insulto all’intelligenza dover spiegare il perché. L’Italia non ha bisogno di un piccolo clone di Trump, ma di un grande leader. Ed è necessario che questo essere leader di fatto coincida con un incarico ufficiale e formale di primo ministro, perché a quei livelli la forma è sostanza.
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