Standing ovation per Mario Draghi all’Eurosummit: da Macron a Conte, tutti applaudono il presidente della Bce
Una ‘standing ovation’ dei leader europei per Mario Draghi al suo (probabile) ultimo Eurosummit: quasi a dimostrare che il presidente della Bce, allo scadere del mandato a fine ottobre, rischia di essere un ‘padre ingombrante’ per il suo successore. E che, per il momento, i leader europei guardano indietro, agli ultimi otto di guida Draghi sotto cui la Bce si è presa il fardello di assicurare la tenuta dell’euro, piuttosto che in avanti, sciogliendo il nodo delle nuove nomine.
Le ricostruzioni dicono che i
capi di Stato e di governo riuniti a Bruxelles hanno accolto con grande
calore l’arrivo dell’italiano alla guida della Bce dal 2011. Molti hanno
preso la parola per elogiare il suo lavoro, dal premier italiano
Giuseppe Conte al presidente francese Emmanuel Macron a quello della
Commissione Jean-Claude Juncker. E al termine del suo intervento si sono
alzati per un lungo applauso in piedi, dopo che Draghi ha salutato il
suo ultimo summit a Bruxelles.
“Ha ricevuto gli applausi di tutti
all’Eurosummit e ciò mi ha reso molto orgoglioso come italiano”, dirà
poi Conte. Strette di mano, pacche sulle spalle, Draghi che si sofferma a
parlare con il presidente francese Emmanuel Macron (che dirà: “voglio
rendere omaggio all’azione e al coraggio di Mario Draghi” ricordando “un
giorno d’estate nel 2012, quando disse quelle parole ‘whatever it
takes’ e ciò è ancora luminoso”). Strette di mano un po’ con tutti, con
Juncker, con il premier spagnolo Sanchez e quello portoghese Antonio
Costa.
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