Il M5s marcisce su Roma
Per i fascisti era «o Roma o morte», per i grillini rischia di essere «a Roma la morte».
Partiamo da un presupposto: amministrare la Capitale è quasi una missione impossibile. Aggiungiamo un corollario: per peggiorare il peggio ci vuole talento. Da questo punto di vista la Raggi è una virtuosa. E, si sa, i talenti brillano come i diamanti e non possono rimanere nascosti. Infatti della capacità di Virginia hanno preso atto anche i romani. Ieri il Messaggero ha pubblicato una precisa rilevazione statistica sul rapporto tra la sindaca e i suoi cittadini. La radiografia di tre anni al timone è devastante: frattura scomposta e apparentemente non operabile. Ma prima vediamo i numeri con i quali la grillina scalò il Campidoglio il 19 giugno del 2016: 770.564 voti con il 67,15 per cento delle schede. Un plebiscito. Vediamo i numeri di oggi: Il 60,8% di chi l’ha votata allora oggi non lo rifarebbe. Più del 68% la considera «incapace». Be’, a onor del vero, cinque persone su cento credono nel suo operato. Ma il risultato totale non lascia margine ad alcuna interpretazione: il 72,6 per cento dei romani boccia l’operato della sindaca
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