Terremoto, scossa avvertita a Roma: magnitudo 3,7. Paura e gente in strada, ma nessun danno a cose e persone



La forte scossa alle 22.43, durata circa 40 secondi, è stata avvertita distintamente anche in alcune zone del litorale romano, tra Ostia e Fiumicino. Molte le segnalazioni sui social network. Gente in strada nel quadrante est della Capitale e tantissime chiamate al 112. In alcuni quartieri della periferia est gli abitanti spaventati sono scesi in strada. Squadre della Protezione civile regionale del Lazio e dei Comuni, in collegamento con la sala operativa regionale, hanno effettuato dei monitoraggi nei centri storici delle città dei Castelli romani e non sono stati segnalati crolli o danni a persone.

ROMA

La sindaca di Roma Virginia Raggi sta seguendo la situazione per monitorare eventuali danni, dopo la scossa di terremoto che ha colpito Colonna, vicino Roma , avvertita in maniera forte anche nella capitale. La notizia del sisma ha raggiunto Raggi mentre stava assistendo al concerto per i 60 anni di carriera di Ennio Morricone. Dopo le prime informazioni e l’avvio delle procedure di emergenza, la sindaca è in attesa di un report dettagliato anche se, secondo le prime informazioni, non ci sarebbero danni a Roma.

COLONNA

“Ci sono verifiche in corso, non ci sono feriti, solo tanta paura e tante persone in strada” ha detto all’AGI il sindaco di Colonna Fausto Giuliani. “Abbiamo messo a disposizione il nostro palazzetto dello Sport per tutte quelle persone che non vogliono rientrare perchè hanno paura. La situazione è comunque sotto controllo – ha concluso –  e relativamente tranquilla”. “Abbiamo sentito un boato, tremava tutto, questa notte restiamo tutti fuori” dicono dal paese in provincia di Roma. Il vice presidente della Regione Lazio Daniele Leodori è giunto ai Castelli romani per effettuare un giro di ricognizione dei Comuni maggiormente interessati dal sisma.  “Io a casa non ci torno. Tremava tutto, stasera non ci dormo” ha detto una bimba di 7 anni ai tecnici della Protezione civile.

ZAGAROLO

“Da noi è in corso la sagra del Tordo Matto, quindi erano già tutti in strada. C’è stata molta paura. Nei Comuni della zona la gente è scesa in strada, da noi erano già tutti fuori. Adesso c’è la protezione civile in piazza. La botta si è sentita forte, ma non ci sono danni alle cose o alle persone. E’ in corso il sopralluogo nelle contrade della città, ma al momento non ci risultano danni alle cose e alle persone”. Così all’ANSA Lorenzo Piazzai, sindaco di Zagarolo: “Io abito in una frazione – ha riferito poi l’ex consigliere comunale Giovanni Luciani – è saltato il divano, l’ho sentito fortissimo. La gente è scesa in strada”.

SAN CESAREO 

“Fortunatamente finora non risultano danni a cose e persone, abbiamo la protezione civile che monitora la situazione. Certo, tanta paura, si è sentito fortissimo. Sono scesi tutti in piazza”. Così dice all’ANSA Alessandra Sabelli, sindaca di San Cesareo, a pochi chilometri dall’epicentro del terremoto di questa sera nel Lazio. “Io in questo momento non sono in paese – ha detto ancora – ma ho sentito subito il comandante dei carabinieri. Non ci sono danni nè a cose nè persone ed era tutto sotto controllo. Adesso c’è la protezione civile che sta monitorando tutto il territorio. Domattina la prima cosa che faremo alle 7 sarà il giro di tutti gli edifici comunali, soprattutto la scuola materna. Saranno le prime cose da verificare. Al momento però non ho disposto la chiusura della scuola”.

MONTE COMPATRI

“Stiamo facendo, insieme alla protezione civile, le verifiche nel centro storico dove sono state segnalate crepe ad alcuni edifici, ma nulla di particolarmente grave”. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Monte Compatri, Fabio D’Acuti, dopo la scossa di terremoto. “In particolare è stato richiesto l’intervento dei vigili del fuoco per alcune crepe nella casa parrocchiale”, conclude.

LA ZONA DEI CASTELLI ROMANI

La zona dei Colli Albani in cui è stato registrato il terremoto è a pericolosità sismica medio-alta. “Famosa per i vulcani, questa zona ha una sua attività sismica frequente e storicamente non sono mai avvenuti terremoti con magnitudo elevatissime”, ha detto all’ANSA il sismologo Carlo Meletti, dell’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv). Il sisma più forte storicamente documentato risale al 1806, con una magnitudo stimata in 5,6, con danni abbastanza estesi sulle località più vicine, come Rocca di papa Zagarolo.

“Un parametro importante – ha detto ancora Meletti – è la profondità, pari a 9 chilometri: se il terremoto fosse stato ancora più superficiale avrebbero potuto verificarsi danni, per quanto lievi”. Il fatto che sia stato un terremoto abbastanza superficiale, inoltre, “giustifica il fatto che sia stato avvertito molto forte a Roma. La città – ha spiegato Meletti – ha una sua risposta sismica locale dovuta alla conformazione del sottosuolo, con vuoti e rocce sedimentarie, ossia non consolidate, che possono dare un effetto di amplificazione, esaltando l’onda sismica”.

Nella sala sismica dell’Ingv si sta ancora lavorando per raccogliere e analizzare i dati. Non è stato facile, infatti, localizzare inizialmente questo terremoto: “molti segnali erano discordanti – ha spiegato Meletti – perché il sistema automatico non aveva interpretato le tracce come appartenenti a due terremoti distinti”. Di qui la localizzazione iniziale nella zona della Marsica. Al momento non si sono registrate repliche e si sta lavorando inoltre per comprendere la direzione in cui è avvenuta la rottura della faglia. Sicuramente al momento è chiaro che si è trattato di un terremoto di tipo tettonico, ossia non legato all’attività vulcanica ma al movimento distensivo tipico dei terremoti nell’Italia centrale.

GUIDONIA

Verifiche in corso anche a Guidonia Montecelio (Roma) dopo la forte scossa avvertita vicino Roma. Come scrive in un post su Fb il sindaco di Guidonia Montecelio, Michel Barbet, “poco prima delle 22.45 del 23 giugno, la popolazione dell’hinterland romano ha avvertito una forte scossa di terremoto: secondo i primi dati dell’Ingv si è trattato di un sisma di magnitudo 3.7 con epicentro nel Comune di Colonna”. “Il sindaco sta monitorando la situazione e ci sono squadre della Protezione Civile e della Croce Rossa che si sono immediatamente attivate e stanno perlustrando i vari quartieri di Guidonia Montecelio per verificare lo stato dei luoghi e dare riscontro alle segnalazioni pervenute dai cittadini – conclude – Al momento non si registrano danni a cose o persone”.

LE VERIFICHE AL PATRIMONIO CULTURALE

In seguito alla scossa di terremoto di questa notte nel Lazio il ministero per i Beni Culturali, a quanto si apprende da fonti di governo, ha attivato l’unità di crisi per verificare eventuali danni al patrimonio culturale.

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