Governo, Salvini: «È finita la fiducia, anche personale». Poi si corregge
L’unico sorriso di una giornata nera Matteo Salvini lo dispensa affidando le sorti del governo a una metafora meteorologica: «Guardate che bel cielo… La finestra è sempre aperta, se non si lavora ne trarremo le conseguenze». La finestra è quella elettorale, che consentirebbe di votare a settembre: «Se dovessero prevalere i no, non ci sono altri governi possibili. In caso di crisi, l’unica strada è il voto». E ancora, per stoppare ribaltoni: «Sperando che non ci siano maggioranze raccolte sul marciapiedi perché qualcuno non vuole mollare la poltrona».
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