Promesse addio, il tramonto delle Stelle
Detto questo, restano due certezze. Primo, che bisognerà rinforzare il presidio in Val Susa perché i ‘campeggiatori’ che hanno preso i poliziotti a colpi di razzo, si mobiliteranno per altre proteste, legittime, e per altre violenze, intollerabili. Secondo, che con il sì di Conte, i 5 Stelle imboccano il viale del tramonto, rimediando la più clamorosa figuraccia della loro storia.
I capi potranno dire tutto quello che con eleganza Conte ha detto ieri sera dopo aver certamente consultato un Di Maio da tempo più possibilista; potranno persino elogiare Toninelli, tanto per dare qualche beneficio al nostro buonumore. Ma da ieri sera l’ultimo dei pilastri di un Movimento nato e cresciuto sui no, è definitivamente crollato. Come il ponte Morandi, e come l’altro giochino da tre carte fatto dai 5 Stelle con le minacciate sanzioni ad Autostrade, e la chiamata di Atlantia (Autostrade) per salvare Alitalia. Detto questo, prendiamo il bicchiere mezzo pieno. La Tav si fa, l’Italia resta in Europa. E dei 5 Stelle? Ne ricorderemo soprattutto i costi.
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