L’assurdità dei liberali che sostengono Matteo Salvini
di Sofia Ventura
Il “liberale per Salvini” è un’astrazione concettuale. Uno strumento euristico per indagare un fenomeno che è parte della crisi della democrazia italiana. L’espressione ossimorica e per questo ironica non tragga in inganno. Il fenomeno è serio. Per questo merita una sua fenomenologia.
Se vogliamo attribuirgli una forma concreta, possiamo riferirci a un atteggiamento/posizionamento proprio di studiosi, giornalisti, in generale intellettuali che partecipano al dibattito pubblico e che contempla la pretesa di dirsi liberali e il contestuale sostegno al salvinismo inteso come operazione culturale e approccio di governo.
Il liberale per Salvini è reattivo.
Per il semplice motivo che non sono reattivi. Le critiche non producono un sentimento di rigetto così assolutizzante da far preferire soluzioni che – per chi voglia vedere la realtà – stridono con i fondamenti del liberalismo, come accade invece nel caso dei liberali per Salvini. Torneremo sul punto.
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