Poliziotti senza uniformi, Il sindacato: “Chiediamo a Salvini di dare anche a noi lʼonore di indossare la divisa”
L’emergenza va avanti da quando, nell’ultima legge di bilancio, sono stati tagliati 2 milioni di euro destinati alle divise. Anche le stesse accademie degli allievi si trovano a dover affrontare lo stesso problema. “Una volta gli allievi erano i primi a ricevere le divise, oggi invece gli uffici amministrativi si trova costretta a chiedere ai ragazzi di pagarsi da soli il vestiario” spiega a Tgcom24 il segretario generale Iacoi.
Ma non solo gli allievi sono costretti a mettere mano al portafoglio: i poliziotti si trovano spesso costretti a pagarsi da soli polo, pantaloni o magliette. “Spesso mentre siamo in servizio, roviniamo le divise. E’ parte del nostro lavoro – continua Iacoi – ma nessuno ci fornisce più capi sostitutivi. A volte bisogna accontentarsi di quel poco che si trova in magazzino. Se un agente indossa la taglia 46, si trova costretto a mettersi una 54 perché non abbiamo alternative. Pensate a quanto possa essere imbarazzante girare con i pantaloni cadenti e le magliette rotte”.
Si tratta di garantire le condizioni minime di decoro, spiegano dal sindacato. Anche durante la parata del 2 giugno, i poliziotti si sono dovuti arrangiare con uniformi di seconda mano. “Una situazione del genere non sarebbe tollerabile per nessun capo dell’Arma dei Carabinieri o della Guardia di Finanza, perché invece il capo della polizia tollera tutto ciò?” chiede Iacoi. “La verità – continua il segretario di Les – è che sono stati spesi inutilmente 6 milioni di euro per i nuovi distintivi che si sono scollati il giorno dopo”.
In attesa di ricevere risposte concrete dal ministero, il segretario Iacoi lancia un’ultima provocazione: “Credo che l’unica cosa che resta da fare è scendere in strada nudi”.
TGCOM
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