Fisco, gli italiani pagano 552 euro a testa in più dei vicini europei

In attesa che la manovra di Bilancio 2020 chiarisca come verranno ‘recuperati’ i 23,1 miliardi di euro necessari per evitare che dal prossimo 1 gennaio l’Iva torni ad aumentare, gli Artigiani ricordano che la pressione fiscale ‘reale’ presente nel nostro Paese è di 6 punti superiore al dato ‘ufficiale’. Il nostro Pil, infatti, come del resto quello di altri Paesi dell’Ue, include anche gli effetti dell’economia non osservata che, secondo le ultime stime dell’Istat, ammontano a 209 miliardi di euro all’anno. Questa ‘ricchezza’, generata dalle attività irregolari e illegali, se da un lato non fornisce alcun contributo all’incremento delle entrate fiscali, dall’altro accresce la dimensione del Pil.

Nel 2018 in Europa solo Francia, Belgio, Danimarca, Svezia, Austria e Finlandia hanno pagato mediamente più tasse di noi. Rispetto agli altri principali competitori, invece, ‘soccombiamo’ sempre. Se avessimo la pressione fiscale della Germania verseremmo 24,6 miliardi di tasse in meno (407 euro pro capite), dell’Olanda 56,2 (930 euro pro capite), del Regno Unito 114,2 (1.888 euro pro capite) e della Spagna 119,5 (1.975 euro pro capite).

REP.IT

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