Tutti attaccati alla poltrona

Proprio non c’è l’aria di crisi, anzi. Anche le opposizioni si dedicano a puntellare il governo, mica male come spettacolo. Viva la sincerità, sentite Maurizio Gasparri, adagiato su una poltroncina di Palazzo Madama, occhiali da lettura calati sul naso: “Ma perché dovremmo far precipitare il quadro il 5 agosto, in un momento peraltro così delicato per noi? È chiaro che votiamo contro la mozione dei Cinque Stelle sulla Tav, senza infilarci in un accrocco tattico”.

VIDEO – Cosa prevede la legge Sicurezza bis

E qui bisogna fare un inciso, anzi due, che non riguardano i casini di Forza Italia. Il primo è che, in fondo, il problema non è il provvedimento che si discute oggi, perché è chiaro che non succederà niente sul decreto sicurezza, ma è il gioco delle mozioni sulla Tav (mercoledì), ultimo scoglio prima delle ferie e del rinvio del fantasma della crisi. Il secondo, di inciso, è questo. È evidente che se mercoledì dovesse passare la mozione dei Cinque Stelle contro la Tav si porrebbe un bel problema: non è vincolante per il governo, però la politica ha le sue logiche anche nell’era dell’antipolitica.

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