La libertà di stampa secondo Matteo Salvini
di CARLO VERDELLI
Se non fosse l’Italia che stiamo vivendo,
se ce la raccontassero da fuori, penseremmo che è soltanto un brutto
sogno: il luogo della scena, la carica istituzionale del protagonista,
la mancanza di qualsiasi reazione dei presenti a un atto di bullismo e
di intimidazione da parte di uno dei più potenti esponenti del governo;
in realtà, e di gran lunga, il più potente. Ma non lo è, purtroppo, un
brutto sogno. Senza volere esagerare, ma anche senza la complice
prudenza di chi ormai minimizza tutto per convenienza o per paura,
quello che ha ferito noi come giornale e la libertà d’informazione come
valore è un altro passo pericoloso verso una deriva che preoccupa, o
almeno dovrebbe preoccupare, chi ha a cuore i principi basilari della
democrazia e della convivenza civile.
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