Governo, Conte: “Andrò in Parlamento, sarà la crisi più trasparente della storia” | Salvini: “Al voto, mi candido premier”
“Non accetterò che sia svilito il lavoro del governo” – “Questo passaggio istituzionale dovrà svolgersi davanti ai parlamentari, che sono i rappresentanti della nazione e quindi di tutti i cittadini”, ha sottolineato Conte. “Avevo promesso che la trasparenza e il cambiamento sarebbero stati i tratti distintivi di questo governo e vigilerò perché siano rispettati fino all’ultimo giorno. Non accetterò più che sia ancora svilito il lavoro dell’esecutivo da me coordinato, il quale si è adoperato incessantemente per realizzare innumerevoli progetti di riforma a beneficio di tutti gli italiani. Non dovrà più essere vilipesa la dedizione, la passione con cui gli altri ministri, viceministri e sottosegretari hanno affrontato l’impegno di governo”.
Salvini: “Mi metto in gioco da solo” – La conferenza stampa di Conte ha mosso i suoi passi pochi istanti dopo la chiusura del comizio di Salvini a Pescara. Spinto da una folla in visibilio, seppur meno numerosa rispetto a quella di Sabaudia, il ministro dell’Interno non le ha mandate di certo a dire. “Piuttosto che tenere fermo il Paese, diamo la parola agli italiani, che ci diranno cosa bisogna fare. Non mi interessa tornare al vecchio, se devo mettermi in gioco con un’idea di futuro lo faccio da solo e a testa alta. Poi potremo scegliere dei compagni di viaggio, certo”, ha dichiarato. E a margine del comizio ha chiesto “agli italiani se vogliono darmi pieni poteri per fare le cose come vanno fatte”.
“I parlamentari alzino il culo” – Deputati e senatori “alzino il culo e vengano in Parlamento, anche la settimana di Ferragosto, se serve”, ha poi tuonato il vicepremier. “Chi non viene è perché vuole tenersi la poltrona. I parlamentari della Lega sono pronti a venire in Aula lunedì e poi anche sabato e domenica. Sfidiamo i 900 parlamentari a presentarsi in Parlamento settimana prossima e a giustificare lo stipendio che prendono”.
“Dateci la forza di prendere in mano il Paese, basta coi no” – “Noi guardiamo avanti e chiediamo agli italiani la forza di prendere in mano questo Paese e salvarlo, riportarlo dove i nostri nonni lo avevano lasciato”, ha affermato ancora Salvini dal palco di Pescara. “Pur di andare avanti siamo pronti a mettere in gioco le nostre poltrone. Non è il momento in cui ci possiamo permettere dei no. Abbiamo bisogno di lavoro, non di ministri che bloccano i cantieri”.
Di Maio: “La Lega ha tradito il Paese” – A dare manforte al suo premier ci pensa Luigi Di Maio, che a più riprese attacca il suo collega vicepremier a testa bassa: “Salvini mette i sondaggi davanti agli interessi del Paese. La Lega ha tradito l’Italia”. Secondo il capo politico dei 5 Stelle, Salvini “fa cadere il governo che aveva dato una nuova speranza contro il sistema in questo Paese. E’ venuto a Roma per fare questo dopo essere stato due settimane in spiaggia”.
“Con il voto a ottobre aumenterà l’Iva” – Il ministro del Lavoro ha poi rincarato la dose: “Con le elezioni di ottobre ci sarà un governo che si insedierà a dicembre” e probabilmente “farà aumentare l’Iva”. Il vicepremier ha dunque chiesto un atto di coraggio a deputati e senatori affinché la prossima settimana “vengano alle Camere per completare l’iter del provvedimento che taglia i parlamentari del 50%”.
Governo, le cifre di M5s e Lega: deputati, senatori, elezioni
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Zingaretti: “Il Pd è pronto alle elezioni” – Sulla crisi di governo è intervenuto anche il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, sottolineando che il Partito “è pronto alla sfida. Nelle prossime elezioni non si deciderà solo quale governo ma anche il destino della nostra democrazia, della collocazione internazionale del nostro Paese. Il Pd chiama a raccolta tutte le forze che intendono fermare idee e personaggi pericolosi. Da subito tutti al lavoro,insieme, per fare vincere l’Italia migliore”.
“Esperimento fallito, ora salviamo il Paese” – “E’ fallito l’esperimento gialloverde, avevano promesso la rivoluzione e in 13 mesi hanno fatto un disastro”, ha proseguito il presidente della Regione Lazio, a margine della Festa Pd di Villalunga (Reggio Emilia). “E scappano perché la manovra di ottobre sarebbe e sarà una manovra drammatica per questo Paese. Hanno fermato il paese, aumenta la cassa integrazione, crollano i fatturati, le promesse che hanno fatto sono insostenibili. Da giorni dicevamo che l’esperimento M5s-Lega fallito sull’altare delle loro bugie, dei loro litigi e sgambetti. Bisogna voltare pagina e salvare questo Paese”.
TGCOM
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