Salvini vuole le urne il 13 ottobre. «Ora mi metto in gioco da solo»
PESCARA «Restituiamo la parola agli italiani. Senza tornare al vecchio: se devo mettermi in gioco, lo faccio sereno, da solo e a testa alta. Poi, potremo scegliere i compagni di viaggio…». Matteo Salvini apre la sua campagna elettorale solitaria di fronte alla Nave di Cascella, a Pescara. Chiede la riapertura del Parlamento nei prossimi giorni: «I deputati e senatori devono alzare il c…, anche la settimana prossima. E chi non viene, è perché vuole tenersi la poltrona. Poveri, mi dicono riapriamo il 20, il 30 agosto… I deputati della Lega sono pronti, se serve anche domenica».
La svolta del tour
Il dado è tratto, l’Estate italiana tour del ministro dell’Interno sarà ciò che si prevedeva: campagna elettorale. Le convulsioni degli ultimi giorni per Salvini sono già il passato: «Se mi candido premier? Quello sicuro. Chi sceglie Salvini sa cosa sceglie». E così, pochi minuti dopo le 20, il gran capo della comunicazione salviniana, Luca Morisi, pubblica il post su Facebook: «No poltrone e rimpasti, no governi tecnici! La parola torna agli italiani!». E pazienza se le Camere le scioglie il capo dello Stato. Soprattutto, Salvini alle urne vuole tornarci in fretta. Anche perché «la manovra economica la dovrà fare chi ha la forza per farla». A costo di far riaprire il Parlamento a ridosso di Ferragosto per sancire la fine del governo gialloverde. Con una data per le elezioni nel cuore: il 13 ottobre. Anche se i tempi sono impervi. Con i suoi il capo leghista dice di non «volersi impiccare a una data, una settimana non fa la differenza. Ma una settimana, poi basta…».
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