I veri sequestrati siamo noi
Dubito, vista l’aria che tira, ma non è questo che ci preoccupa. In queste ore, infatti, c’è in corso, sempre da parte del governo, un ben più grave «sequestro di persona». Anzi: «Sequestro di persone», ben 60 milioni di cittadini italiani prigionieri da settimane di una crisi di governo surreale che sta paralizzando l’intero Paese. Avremmo bisogno anche noi di una Ong capace di portarci in salvo e farci sbarcare in un Paese normale, un Paese dove il governo governa, il Parlamento legifera, la maggioranza fa la maggioranza e l’opposizione si oppone. O, meglio, più che una Ong (organizzazione non governativa) ci vorrebbe una Og (organizzazione governativa), ma all’orizzonte nulla si vede e non possiamo neppure appellarci a Tar o procure. Siamo in balia delle onde sollevate da Di Maio e Zingaretti – per la verità anche Salvini ci sta mettendo del suo – e, come se non bastasse, il meteo della politica prevede un netto peggioramento (potrebbe addirittura arrivare il nubifragio Di Maio premier).
Avanti così, altro che sovranismo. Non mi sorprenderei se l’Onu mandasse i caschi blu a ripristinare regole e democrazia. Perché forse per gli immigrati ancora sì – visto da dove arrivano -, ma per noi l’Italia potrebbe presto non essere più un «porto sicuro». Soprattutto se Matteo Salvini non torna in sé e trova il modo di portarci a votare nell’unico modo possibile, cioè con il centrodestra unito.
IL GIORNALE
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