Borse in rialzo, Piazza Affari in prima fila con le banche

Si guarda ai rapporti commerciali tra Stati Uniti e Cina, con le parti che stanno tentando di rimettere in carreggiata i colloqui. Domenica mattina il principale consigliere economico del presidente Usa, Larry Kudlow, ha detto che Washington e Pechino stanno attivamente cercando di riportare i negoziati sulla buona strada per porre fine alla guerra commerciale e scuotere i mercati. Dopo la nuova manifestazione di ieri a Hong Kong il presidente Donald Trump ha lanciato un avvertimento alla Cina, dicendo che un giro di vite sulle proteste dell’ex colonia britannica simile a quello di Piazza Tiananmen danneggerebbe i colloqui su un accordo commerciale. Il presidente degli Stati Uniti ha nuovamente espresso l’auspicio che la crisi di Hong Kong abbia un esito pacifico. «Mi piacerebbe molto vederlo risolto in modo umano», ha detto invitando ancora una volta il presidente cinese Xi Jinping a negoziare con i manifestanti.

Grande attesa per le parole di Powell a Jackson Hole
Dopo che la settimana scorsa una intervista al governatore della Banca centrale di Finlandia, Olli Rehn, ha rilanciato la possibilità che la Bce intervenga già a settembre con nuove misure di stimolo per sostenere l’economia, anche i prossimi giorni saranno importanti sul fronte della politica monetaria. Dal 22 al 24 agosto si terrà l’annuale meeting di Jackson Hole, organizzato dalla Fed di Kansas City e c’è grande attesa per il discorso che farà il governatore della Federal Reserve, Jerome Powell. Sul mercato dei cambi, la moneta unica cerca di riconquistare la soglia di 1,11 dollari e passa di mano a 1,1099 dollari (1,1097 venerdì). Un euro vale anche 118,056 yen (117,98), quando un dollaro è scambiato a 106,366 yen (106,32). Infine, il petrolio è in rialzo con il Wti consegna Settembre che sale dell’1,6% a 55,74 dollari al barile e il Brent del Mare del Nord consegna Ottobre che guadagna l’1,45% a 59,49 dollari al barile.

Balzo di Shanghai e Shenzhen dopo stimoli Banca centrale
Seduta di forti guadagni per le piazze della Cina continentale, complice l’annuncio nel fine settimana della banca centrale cinese di nuove regole per fissare il parametro di riferimento sui tassi di interesse introducendo un meccanismo volto ad abbassare i tassi sui prestiti su base reale. Sabato la Banca popolare cinese (Pboc) ha svelato le principali riforme dei tassi di interesse per aiutare a ridurre i costi di indebitamento delle aziende e sostenere un’economia in rallentamento colpita dalla lenta guerra commerciale con gli Stati Uniti. Una mossa che ha aiutato gli acquisti sui titoli cinesi con l’umore degli investitori ampiamente più ottimista. Le speranze che le principali economie cercheranno di sostenere il rallentamento della crescita con nuovi stimoli hanno contribuito ad alleviare alcune delle paure recessive scatenate nei mercati la scorsa settimana. Così alla Piazza di Shanghai l’indice composito ha guadagnato il 2,1% a 2.883,10 punti e l’indice di Shenzhen il 3,1% a 1571.97 punti.

Spread con Bund poco mosso in avvio a 209 punti, rendimento all’1,41% Avvio poco mosso per lo spread tra BTp e Bund sul mercato secondario telematico Mts in un contesto di scambi ancora ridotti e all’inizio di una settimana cruciale per l’evoluzione della crisi di Governo italiana. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark (Isin IT0005365165) e il pari durata tedesco ha aperto a 209 punti base dai 208 del finale della vigilia. In frazionale rialzo anche il rendimento dei BTp decennale indicato all’1,41% dall’1,40% del riferimento di venerdì.

Tokyo guadagna lo 0,7%, attenzione resta a trattative su commercio
Chiusura positiva per la Borsa di Tokyo, spinta dal buon andamento di gran parte dei titoli del listino mentre gli investitori continuano a guardare agli sviluppi della guerra commerciale del presidente Donald Trump con la Cina, anche alla luce dei nuovi dati della bilancia commerciale giapponese in deficit con un considerevole calo dell’export verso la Cina, e le crescenti preoccupazioni per il rallentamento delle economie in tutto il mondo. Al termine degli scambi l’indice Nikkei dei titoli guida ha guadagnato lo 0,71% chiudendo a 20.563 punti mentre il più ampio indice Topix ha registrato un progresso dello 0,61% a 1.494,33 punti.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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