Di Maio ancora retrocesso: se si vota il leader sarà Conte
L’ attacco di Giuseppe Conte a Matteo Salvini nell’Aula del Senato nasconde un piano b su cui i vertici dei Cinque stelle, da Beppe Grillo a Davide Casaleggio, ragionano da giorni: affidare la leadership del Movimento all’avvocato del popolo.
Un cambio, veloce, sull’onda dell’operazione simpatia su Conte che i guru pentastellati stanno portando avanti attraverso i social. Il piano b si poggia su un nuovo schema per affrontare, in caso di voto anticipato, la campagna elettorale lampo in autunno: Conte leader e centravanti di sfondamento, con le due ali, Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. Un tridente per sfidare il vero avversario: Matteo Salvini.
Il volto istituzionale di Conte, della vittima perfetta, per affrontare sul campo di battaglia il Capitano. Il discorso a Palazzo Madama rivela già il tentativo del presidente del Consiglio dimissionario di giocare una personale partita per scalzare il ministro del Lavoro dalla guida del Movimento. Di Maio e Di Battista sarebbero retrocessi con il compito di saldare la cerniera con le varie anime del Movimento. La replica di Conte in Senato (l’affondo contro Salvini sulla mancanza di coraggio) è già primo assaggio dei toni che l’avvocato del popolo userà in eventuale scontro elettorale.
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