Dal giudice all’economista, i premier graditi ai giallorossi
Dopo il primo giro di consultazioni al Colle sono tre gli scenari per uscire dalla crisi di governo: il ritorno al voto, la nascita un esecutivo Pd-Cinque stelle o Lega-M5S.
Ieri il leader del Carroccio ha compiuto un altro passo per siglare la pace con i pentastellati. Dal fronte grillino il capo politico Luigi di Maio non ha sbattuto la porta in faccia al vicepremier leghista. Due opzioni sul tavolo: premier e ministri cambiano in base alla maggioranza che si formerà in Parlamento. Nel primo scenario, un accordo Pd-Cinque stelle, per la poltrona di Palazzo Chigi in corsa almeno tre nomi: Marta Cartabia, Raffaele Cantone ed Enrico Giovannini. Il leader dei Cinque stelle Di Maio avrebbe dato l’ok per la soluzione Cantone e ci sarebbe il via libera anche di Roberto Fico. Nome che però non starebbe bene ai vertici nazionali (non campani) dei Cinque stelle. Cantone pagherebbe il legame con l’ex premier Matteo Renzi. Restando nel campo degli esterni salgono le quotazioni (con la benedizione di Nicola Zingaretti) di Enrico Giovannini, presidente dell’Istat fino al 2013 e già ministro del Lavoro con il governo guidato da Enrico Letta.
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