Il mondo alla rovescia, le sorprese di una crisi
di Aldo Cazzullo |
Proviamo – in questa estate del ribaltone permanente, che è iniziata al Papeete e ora promette o minaccia di finire a Capalbio – a rileggere i giornali di qualche settimana fa. Non molte, anche solo tre. Matteo Salvini ribadisce che il governo durerà cinque anni. Del resto il governo fa quello che vuole lui: perché cambiare?
Giuseppe Conte, premier indicato dai grillini, si è piegato alla Lega e ha annunciato il Sì alla Tav, sconfessando la battaglia storica del Movimento. Il Capitano, reduce dai fasti romagnoli, sembra avere il Paese in pugno. Matteo Renzi concede un’intervista al Giornale di Sicilia: «Non starò mai con i 5 Stelle. I loro valori quali sono? La lotta ai vaccini, il rifiuto della scienza, il giustizialismo, la lotta contro la competenza, l’elogio di chi non studia, l’assistenzialismo? Non scherziamo. Fortunatamente non mi occupo più del Pd. Se vorranno fare un accordo con chi ci dice che siamo il partito dell’elettroshock e che ruba i bambini alle famiglie, vadano loro a spiegarlo alla nostra gente. Io non ci sarò».
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