Mattarella non si fida ancora “La situazione resta incerta”
Inadeguati, incapaci. Dilettanti allo sbaraglio. La faccia perplessa e anche un po’ schifata di Sergio Mattarella, l’altra sera in diretta tv, non aveva bisogno di un esperto di fisiognomica per essere interpretata.
Pd, Cinque stelle, Lega, tutti o quasi insufficienti, inconcludenti e inconsapevoli della gravità del momento. Però siccome è questo che passa il convento, il capo dello Stato ora deve sperare che il suo ultimatum abbia effetto e che i partiti tornino sul Colle con qualcosa di più di generiche intenzioni. C’è tempo fino a mercoledì sera. I primi segnali sembrerebbero buoni, dem e grillini si sono visti, ma «la situazione è incerta» e il presidente non si fida. Del resto, come potrebbe?
A Montecitorio il barometro della crisi è tornato a segnare bel tempo. Per i plenipotenziari Pd Andrea Marcucci e Graziano Delrio «la riunione si è svolta in un clima positivo» e «non ci sono ostacoli insormontabili». Secondo il folto gruppo di negoziatori pentastellati, Patuanelli, D’Uva, Silvestri e Perilli, «l’aria è costruttiva». Di più: «Noi non abbiamo altri tavoli di trattativa aperti», giurano i grillini. Sarà vero?
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