Luigi Di Maio, retroscena sulla cena con Zingaretti: “Ha fatto il nome di Conte per bruciarlo”
La cena a casa del grillino Vincenzo Spadafora, tra minacce e bluff. Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti si vedono in casa M5s ed è il leader pentastellato a porre la prima condizione inderogabile al segretario del Pd per formare il governo giallorosso: “Giuseppe Conte ancora premier”. Basterebbe questo per rovesciare il tavolo, visto che fino a poche ore prima Zingaretti aveva chiesto “discontinuità” anche sui nomi dei protagonisti. E infatti il segretario ribadisce il suo no, ma la trattativa non si chiude.
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