Il muro contro muro giallo-rosso
Zingaretti teme il bluff
Ma il segretario dem vuole capire fino in fondo se si tratta di un bluff: Zingaretti, ieri, non ha detto un no esplicito al Conte-bis ma ha ribadito l’esigenza di avere “discontinuità anche sui nomi” rispetto al precedente governo e di evitare un “rimpastone”. I renziani lo spingono verso un accordo, anche accettando la proposta di leadership di governo fatta da Di Maio. Ma ora tutti, dalle parti del Nazareno, tacciono e si rimettono alle scelte del leader. Il braccio di ferro continua ma la trattativa non salta. Il tempo, mai come stavolta, è tiranno. E Mattarella vuole segnali concreti. A partire dalla scelta del premier.
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