Crisi di governo, il Quirinale chiede risposte entro le 19. E per l’economia è crescita zero
Ore 13 – Segnali di Pd e Lega al M5S
Si rafforzano i segnali di apertura del Pd verso un reincarico a Conte. È quanto lascia trasparire una dichiarazione all’uscita dal Nazareno dal capogruppo dem in Senato Andrea Marcucci (molto vicino a Renzi) : «Non ci sono veti, vogliamo parlare di contenuti» risponde ai cronisti che lo interpellano all’uscita dal Nazareno sull’ipotesi di Conte premier. Ma segnali arrivano anche dalla Lega: «L’esperienza di Governo con il M5S, nonostante l’ultimo periodo ovvero dalla campagna elettorale per l’Europee in poi, è stata positiva. Molti cittadini continuano a credere che si possa tornare insieme con i 5 Stelle e lo credo anche io» dichiara il ministro all’agricoltura Gianmarco Centinaio.
Ore 12.30 – Renzi e Salvini, accuse su twitter
Renzi via twitter ribadisce invece che il punto è mandare a casa Salvini: «In Germania arriva la recessione: l’export non basta. Brexit sarà un disastro per tutti. Lo scontro tra USA e Cina ci vede alla finestra. Ora è tempo di investimenti, non di austerity. Se manda a casa Salvini, Italia torna protagonista». Il ministro dell’interno gli ribatte via social dal Viminale: «Un consigliere comunale del pd emiliano mi definisce pubblicamente un `pazzo pericoloso´ ed evoca l’utilizzo del cappio per fermarmi. Visto che da un anno (lo sto facendo anche stamattina in ufficio) combatto contro Casamonica, scafisti e spacciatori, non sono certo insulti e minacce a farmi paura. Ovviamente, mai col PD!»,
Ore 12.15 – Per l’economia crescita zero
E mentre la trattativa ristagna, arrivano i nuovi dati sull’economia. Che non sono positivi. Li ha diffusi l’Ocse, assegnando all’Italia la crescita più bassa tra i paesi del G7 nel secondo semestre del 2019. La frenata riguarda tutti i maggiori Paesi dell’organizzazione, con l’Italia che registra una crescita pari a zero sia nel confronto con il primo trimestre che con lo stesso periodo del 2018. I paesi del G7 hanno messo a segno in media una crescita dell’1,6%, uguale a quella dell’area Ocse.
Ore 12 – La scadenza del commissario Ue
Oggi, 26 agosto l’Italia avrebbe dovuto indicare a Bruxelles il nome del commissario europeo ma la crisi ha impedito di rispettare l’impegno. Cosa succederà ora? Ovviamente il posto nel «governo» comunitario è assicurato ma con il passare dei giorni si restringono le possibilità che all’Italia venga assegnato un «portafoglio» pesante, come era stato più volte richiesto dal governo uscente. Bruxelles concederà un «tempo supplementare» per indicare il candidato (che dovrà poi essere vagliato dalle istituzioni comunitarie) ma nel frattempo altri stati potrebbero essersi assicurati posizioni più ambite.
Ore 11.30 – Zingaretti ottimista
Il silenzio è stato poi spezzato poco dopo le 11 dal segretario dem Nicola Zingaretti (tra i leader il meno avvezzo ai social) con alcune dichiarazioni davanti alla sede del Nazareno. «Sto lavorando per una soluzione seria, all’altezza dell’Italia, di forze non contrapposte che si incontrano e trovano selle soluzioni. Io sono e rimango convinto che serva un governo a questo paese. Un governo di svolta. Credo però che questo significhi difendere le idee e i valori del Pd. Non servono due programmi paralleli ma uno che dobbiamo condividere» ha detto ai cronisti Zingaretti .
Le posizioni di partenza
La posizioni di Pd e M5S delineatesi nel corso della giornata di domenica sono chiare ma altrettanto contrapposte: il partito del Nazareno chiede netta discontinuità con il passatomsia in termini di nomi che di programmi, i Pentastellati ribattono che il ruolo di Conte premier non deve essere messo in discussione e altrettanto i 10 punti del programma espressi nei giorni scorsi, a cominciare dal taglio dei parlamentari. Le indiscrezioni dicono in realtà che il Pd sarebbe disposto ad accettare il ruolo di Conte premier in cambio di ministeri di peso (a cominciare da economia e giustizia.
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