Evasione da film a Poggioreale, detenuto polacco si cala con le lenzuola e fugge
Sono
in corso le sue ricerche da parte di tutte le forze di Polizia
coordinate dalla Procura. Lisowski è alto 1,80 circa, di corporatura
magra, carnagione chiara, con capelli radi castano chiaro; al momento
della fuga aveva la barba e un’andatura claudicante. Chiunque lo
vedesse, dice la Questura, è pregato di contattare subito i numeri di
emergenza e soccorso pubblico.
La vicenda innesca polemiche e
apre il dibattito sulla necessità di rafforzare il ruolo della polizia
penitenziaria e sul numero delle unità di controllo impegnate così come
sulla funzionalità della struttura napoletana. “Io stesso ho trovato una
situazione difficile, complessa, in quel carcere, e ho riscontrato
risposte fragili” dice al Mattino Mauro Palma, Garante dei denuti,
“certo se un detenuto evade con le lenzuola arrotolate siamo su Topolino
praticamente”.
“A Poggioreale, come in altri istituti penitenziari, vi è un sistema di controllo con la videosorveglianza per l’interno e per l’esterno; inoltre, vi è la ronda intorno alle mura del carcere: mi chiedo, ha funzionato tutto alla perfezione?” dice all’ANSA il garante campano dei detenuti, Samuele Ciambriello. “In ogni caso la questione – aggiunge – non è solo di numeri, vale a dire della necessità di aumento degli agenti di polizia penitenziaria – pur necessario e doveroso dopo anni di promesse – ma di rimotivazione di questi operatori, stanchi, demotivati e, per una larga parte, anziani, impegnati in un lavoro difficile e complicato”.
“Vogliamo atti concreti – dice il presidente dell’Uspp Giuseppe Moretti – e la costituzione di un osservatorio parlamentare permanente che monitorizzi le criticità delle carceri al fine di adottare provvedimenti di carattere legislativo che riportino l’ordine, la sicurezza e la legalità nelle carceri italiane perché ogni giorno il rischio è che accada l’irreparabile”. Per il segretario dell’Osapp di Napoli, Luigi Castaldo, la colpa è della mancanza di personale: “Poco più di 200 unità di fronte a una platea di detenuti che supera di 800 unità la capacità massima. Dati denunciati a un’amministrazione sorda ed una Politica assente”. “L’istituto andrebbe definitivamente abbattuto ed il capo dell’Amministrazione Penitenziaria rimosso dall’incarico”. Questo è il commento del segretario generale del Sindacato di polizia penitenziaria Aldo Di Giacomo che annuncia per domani una conferenza stampa.
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