Governo M5s-Pd, l’ultimatum di Mattarella

Luigi Di Maio e Nicola Zingaretti sentono il tempo stringere e in queste ore i rispettivi entourage sono a lavoro per sciogliere i nodi e stringere l’accordo. Che però, almeno per il momento, non si trova. Non a caso il segretario Pd si è lasciato scappare un uscita significativa circa il dialogo per formare l’esecutivo giallo-rosso: “Bisogna ascoltarsi a vicenda, le ragioni degli uni e degli altri e mi auguro che nelle prossime ore ci sia la possibilità di farlo, finora non era avvenuto…”.

E in tutto questo si inserisce la Lega. Già nei giorni scorsi Salvini aveva riaperto la porta alla compagine pentastellata, dicendosi pronto a ricomporre la frattura. A tendere la mano ai 5 stelle ci ha pensato in questi minuti un fedelissimo del leader del Carroccio, il ministro dell’Agricoltura Gianmarco Centinaio, che ad Affaritaliani ha dichiarato: “Noi siamo pronti, nel momento in cui il M5S dovesse dirci incontriamoci. Sui dieci punti di Di Maio siamo disponibili a ragionare su quelle che possono diventare le priorità del governo per i prossimi mesi”. Dunque, l’esponente leghista ha aggiunto: “Sì, c’è l’ok a parlare con Di Maio nel momento in cui lo stesso Di Maio dovesse chiederci di fare lui il premier. E quindi siamo disponibili a ragionare su quella che sarà la nuova compagine di governo…”.

Insomma, tutto ancora aperto fino a domani, giorno della verità.

IL GIORNALE

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