Piazza Affari tifa per il Conte-bis, svetta in Europa. Spread giù a 183 punti
Investitori in attesa di novità sul nodo dazi. Male il Pil tedesco
L’incertezza
sullo scacchiere del commercio internazionale in parte rimane, visto
che alla fine di questa settimana, salvo sorprese, dovrebbero entrare in
vigore sia i nuovi dazi annunciati da Cina (5-10% su 75 miliardi di
import dagli USA) sia quelli voluti da Washington (balzelli extra del
15% su 130 miliardi di beni cinesi). Questo mentre il Pil della Germania
si conferma in diminuzione dello 0,1% nel secondo trimestre (+0,4% su
anno) Per ora, l’economia tedesca non è ancora in una recessione
tecnica, ma il rischio, spiegano gli analisti, è aumentato, mentre in
Francia la fiducia di imprese e famiglie è rimasta stabile ad agosto. E
in Italia continuano gli acquisti dei titoli governativi con il tasso
decennale che punta l’1,2%. «I BTp vanno a ruba» scrivono gli analisti
di Mps Capital Services .
A Milano ok Saipem, salgono i bancari e automotive
A trainare Piazza Affari sono in particolare i bancari, che beneficiano della possibile schiarita sul fronte politico, da Ubi Banca a Banco Bpm.
Inoltre, come nel resto del Vecchio Continente, hanno brillato i
settori esposti al discorso dazi e quindi spinti dall’ammorbidirsi dei
toni tra Stati Uniti e Cina. Gli acquisti hanno premiato anche Saipem
dopo lo sdoppiamento della franco-americana TechnipFmc, che ieri ha
annunciato la scissione in due società, che ridà slancio al settore sul
fronte fusioni e acquisizioni. A passo rapido anche Leonardo – Finmeccanica
(+2,79%): secondo gli analisti di Banca Akros è ben posizionata per
aggiudicarsi a gara degli addestratori di volo indetta dal Governo
spagnolo per un contratto che vale circa 225 milioni di euro. In coda al
listino, unici tre titoli in calo, si sono piazzate Moncler (-0,12%), Azimut (-0,43%) e Juventus Fc(-1,38%).
A passo rapido le utilities, che, pur essendo titoli difensivi, seguono
il buon andamento del settore in Europa (1,34% l’Euro Stoxx 600). Hanno
dunque corso Snam (+3,03), Terna (+2,87%), A2a (+2,57%), Italgas (+2,21%), Enel (+2,67%) ed Hera (+2,44%).
Acquisti su Nexi dopo l’accordo sui bonifici in Ue. Scende Atlantia
In rialzo Nexi
che ieri ha integrato la propria piattaforma di bonifico istantaneo con
Tips (Target instant payment settlement), il nuovo servizio paneuropeo
di regolamento per gli instant payments gestito dalla Banca centrale
europea per l’Eurozona (che permetterà alle banche che scelgono la
piattaforma di instant payments di Nexi di connettersi con impatto zero
agli istituti di credito dei 34 Paesi dell’area Sepa). Seduta debole per
Atlantia
con gli investitori che sono in attesa di capire come si concluderà il
toto-ministri e chi prenderà il posto dell’attuale ministro alle
Infrastrutture, Danilo Toninelli, che ha sempre sostenuto la necessità
di revocare la concessione ad Autostrade per l’Italia, controllata di
Atlantia, dopo la tragedia del ponte Morandi a Genova. Fuori dal listino
principale, lo scontro tra Mediaset
e Vivendi sul progetto di holding Media for Europe continua invece a
penalizzare il titolo del Biscione, tra i pochi big in rosso a Piazza
Affari.
In Europa bene le auto, fiacche le banche, sprint compagnie aeree
Le
Borse del Vecchio Continente hanno dunque chiuso positive, scommettendo
in particolare su un accordo Usa-Ue sul commercio e sul fatto che non
ci saranno dazi sulle auto europee importate negli Stati Uniti. Le auto
(+0,99% l’Euro Stoxx 600 di settore) hanno fatto registrare una delle
performance migliori, con Valeo (+1,69%) e Renault (+1,63%) tra le più
brillanti a Parigi, Volkswagen e Daimler in rialzo rispettivamente dello
0,93% e dello 0,51% a Francoforte. In Europa, contrariamente a quanto
successo a Piazza Affari, le banche si sono mosse a corrente alternata
(-0,04% l’Euro Stoxx di settore). Per altro oggi Moody’s ha tagliato
l’outlook degli istituti di investimento globali da “positivo” a
“stabile”, fatto che riflette la valutazione secondo cui la redditività
delle banche di investimento ha raggiunto il picco massimo in questo
ciclo economico. Da segnalare l’accelerata delle compagnie aeree, con
Lufthansa (+3,38% a Francoforte) ed EasyJet (+3,76% a Londra) tra le
migliori.
27 agosto 2019
I più letti
- 1consultazioni al via da domaniConte rassegna le dimissioni al Colle dopo un attacco a tutto campo a Salvini
- 2previdenzaRiscatto laurea, 32mila domande in 4 mesi. Ecco a chi conviene l’iter agevolato
- 3la crisi d’agostoPd-M5S: i nomi in lizza per toto-premier e squadra
- 4analisi Perché il taglio dei parlamentari ha effetti sul modello di democrazia
- 5la trattativaCrisi, crescono le quotazioni di Conte ma ora il Pd vuole i ministeri chiave. Ecco i tre scenari
Spread chiude in netto calo a 183 punti, rendimento scende a 1,14%
Chiusura
in netto calo lo spread BTp/Bund, anche guardando ai possibili
progressi della situazione politica e alla formazione di un nuovo
governo. Il differenziale tra il BTp decennale e il pari scadenza
tedesco (agosto 2029), che era partito in calo a 191 punti rispetto ai
201 punti della chiusura di ieri (199 nel finale di venerdì), è
momentaneamente risalito, salvo poi scendere fino a 183 punti, il minimo
da maggio 2018. Il rendimento decennale è calato all’1,14%, con uno
scarto di oltre 20 centesimi rispetto all’1,35% della vigilia e a un
livello che non si vedeva dall’autunno 2016.
Sale il petrolio mentre l’euro/dollaro resta in area 1,11
Sul mercato dei cambi (segui qui le
principali valute) l’euro resta attorno a quota 1,11 e passa di mano
1,1088 dollari (1,11 all’avvio, sui valori di ieri) e vale 117,374 yen
(105,6 in apertura e 105,999 ieri), mentre il dollaro-yen è pari a
106,021. . Il petrolio riduce i guadagni, ma prosegue sulla via
imboccata ieri (+0,56% i future del Wti a ottobre, arrivati in
precedenza a +1,3%, e +0,2% quelli del Brent con la stessa scadenza).
Ieri a Wall Street il petrolio a ottobre al Nymex ha perso quota per la
quarta volta di fila. Partito in rialzo, il Wti ha cambiato direzione
dopo l’apertura da parte di Trump a un incontro con il presidente
iraniano che, nella migliore delle ipotesi (ma anche la più improbabile
nel breve termine), potrebbe spianare la strada alla rimozione delle
sanzioni che impediscono a Teheran di esportare greggio.
In Usa su i prezzi delle case, bene manifatturiero, fiducia stabile
I
prezzi delle case statunitensi continuano a crescere, ma a un passo
sempre più lento. Il dato relativo alle venti maggiori città Usa ha
mostrato un rallentamento per il 15esimo mese di fila. Secondo l’indice
Standard & Poor’s/Case-Shiller, la componente sull’intera nazione è
salita a giugno del 3,1% su base annuale, dal 3,4% di maggio. Il dato
annuale relativo alle dieci principali aree metropolitane è cresciuto
dell’1,8% dopo un +2,2% registrato il mese precedente.
Bene anche
l’attività manifatturiera, che ad agosto è nettamente migliorata
tornando in territorio positivo. L’indice redatto dalla Federal Reserve
di Richmond si è attestato a 1 punto dai -12 punti del mese precedente.
Un valore sopra lo zero segnala una fase di espansione.
In calo
invece il dato sulla fiducia, comunque migliore delle previsioni.
L’indice sulla fiducia redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo
di ricerca privato, è sceso a 135,1 punti dai 135,8 punti del mese
precedente, ma sopra i 128,8 attesi dal consensus.
(Il Sole 24 Ore Radiocor)
Pages: 1 2