La cannabis light “batte” Salvini: i giudici riaprono i negozi

E’ stato uno dei suoi cavalli di battaglia, la chiusura dei negozi di cannabis light. Ma per Salvini il vento sembra essere davvero cambiato. Nonostante la sentenza della Cassazione che impone il divieto di vendita di prodotti derivanti dalla canapa, i giudici chiamati in causa dai titolari dei negozi sono stati di parere diverso: la cannabis light non è drogante e la legge permette la vendita.

Ormai il copione è ben definito. La polizia sequestra la merce e fa chiudere il negozio. Poi il proprietario chiede l’intervento della magistratura che controlla il contenuto di Thc, cioè l’elemento “drogante” e lo trova al di sotto di 0,5%. E la legge parla chiaro: è quello il limite che stabilisce se il prodotto della canapa è droga oppure no.

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