Germania, boom dell’ultradestra in Brandeburgo e Sassonia. Ma non c’è il sorpasso
dalla nostra corrispondente TONIA MASTROBUONI
BERLINO – È uno scossone
ma non il terremoto che tutti temevano. Il sorpasso dell’ultradestra Afd
(Alternative für Deutschland), a giudicare dalle prime proiezione, è
stato scongiurato. In due Land cruciali, Sassonia e Brandeburgo, i
partiti al governo, rispettivamente Cdu e Spd, crollano rispetto alle
ultime elezioni regionali ma recuperano rispetto a un mese fa quando i
sondaggi li davano testa a testa con l’ultradestra.
In Sassonia la Cdu è data al 32%, quasi dieci punti in meno rispetto al
2014 ma il distacco con l’Afd è netto: l’ultradestra si ferma al 27,5%. È comunque
un boom: triplicano i consensi rispetto al 9,7% del 2014. La Spd scende
sotto la soglia psicologica del 10, ossia all’8%. I Verdi salgono
all’8% dal 5,7% ma non c’è l’exploit che i sondaggisti pronosticavano. I
liberali della Fdp non hanno superato la soglia di sbarramento del 5%.
Molto difficile per il governatore Michael Kretschmer una riedizione
della Grande coalizione con la Spd. Dovrà allargare ad altri partiti.
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