«Salta tutto»: l’ultima notte di sms e tensioni, così è nato il governo Conte bis
ROMA — Partenza con suspense per il Conte bis. Se alle quattro del mattino le luci di Palazzo Chigi erano ancora accese è perché la notte della vigilia è stata lunga e agitata. Si tratta, si litiga, tra Pd e 5 Stelle e all’interno del Movimento. Poi, grazie al pressing del Quirinale, la quadra per dar vita all’esecutivo numero 66 della Repubblica si trova. Dieci ministri del M5S, nove del Pd, uno di Leu e un tecnico donna, Luciana Lamorgese, chiamata al Viminale per chiudere la stagione di Salvini. La borsa sale, lo spread scende, l’amministrazione Trump saluta con «fiducia» il nuovo esecutivo giallorosso. I vertici della Ue accolgono con grande favore la svolta europeista di Roma e l’arrivo dell’ex premier Paolo Gentiloni a Bruxelles come commissario con un portafoglio importante. Salvini ammette la sconfitta e si scaglia contro il governo «della casta». Ma Zingaretti volta pagina: «Ora basta odio». Alle 10 di oggi il giuramento dei ministri nel Salone delle Feste del Quirinale, quindi il premier avrà quattro giorni per limare il discorso per la fiducia, lunedì alla Camera e martedì al Senato.
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