Distribuzione dei profughi e centri d’accoglienza Così Roma tratta con la Ue

L’obiettivo è dichiarato: ottenere una distribuzione «preventiva» dei migranti che arriveranno in Italia. Accettare gli sbarchi delle navi delle Ong e dei mezzi militari impegnati nei soccorsi nel Mediterraneo, con la garanzia che almeno una parte degli stranieri potranno trovare subito ospitalità negli altri Stati dell’Ue. Per questo la strategia che il premier Giuseppe Conte sta mettendo a punto con i titolari del Viminale, Luciana Lamorgese, e della Farnesina, Luigi Di Maio, punta a superare il trattato di Dublino, ma soprattutto a prendere le distanze dalla gestione all’attacco di Bruxelles voluta da Matteo Salvini. E dunque la lettera inviata dal ministro degli Esteri francese Jean Yves Le Drian proprio a Di Maio «per avere relazioni più costruttive» è stata accolta come un via libera a quel negoziato già avviato che punta anche a una politica comune sui rimpatri. Un passo importante che in Italia si tradurrà in un nuovo approccio per la sistemazione dei profughi. Lamorgese è il prefetto che con il ministro Marco Minniti mise a punto il protocollo poi applicato a Milano per la cosiddetta «accoglienza diffusa». Piccoli centri — individuati grazie alla collaborazione con sindaci, governatori e associazioni di volontariato — dove si rimane in attesa della decisione sulla richiesta di asilo. Una linea che — come avrebbe detto la ministra Lamorgese durante il primo confronto con Conte — «non rinnego perché si è dimostrata vincente». Il nodo restano le risorse visto che non ci sono i soldi per il pagamento degli straordinari ai poliziotti.

Rating 3.00 out of 5

Pages: 1 2


No Comments so far.

Leave a Reply

Marquee Powered By Know How Media.