Lega e FdI in piazza contro il governo. Meloni: «Vogliono Prodi presidente della Repubblica»

Salvini: «Giornalisti servi»

Il leader della Lega, Matteo Salvini, parlando dal palco, aveva precedentemente dichiarato: «Salutiamo i poltronari chiusi in questo momento nel palazzo. Chiediamo onore e dignità». «Non mollare, Matteo, non mollare!», gli hanno gridato i suoi sostenitori. L’ex ministro dell’Interno ha criticato i giornalisti che stanno parlando di pochi partecipanti alla manifestazione contro la nascita del governo Conte bis davanti Montecitorio. Intervenendo dal palco, l’ex ministro dell’interno aveva anche affermato: «Questi servi dell’informazione sono come quelli che si sono chiusi nel palazzo e sono servi del potere». Il leader della Lega, tornato in piazza Montecitorio dopo essersi brevemente allontanato, è stato poi letteralmente assediato da giornalisti e fan, che hanno chiesto selfie con lui. «Se tornano a Fornero non li facciamo uscire», ha detto, «con Giorgia lavoreremo per allargare, non è il momento in cui dire tu no, tu no…c’è ancora qualcuno che dice che se c’è uno non ci può essere un altro. Bisogna allargare, non si può dire di no a nessuno».

Bracci destri alzati

La gente affluita in piazza Montecitorio è stata rallentata dai blocchi tecnici delle forze dell’ordine predisposti per la sicurezza. Per evitare il fermo totale del centro, sono stati attivati dei maxi schermi in piazza Capranica e in Piazza del Pantheon. Le persone sono state fermate in via del Vicario, all’altezza del bar Giolitti, e in via del Corso, dove sono collocate le transenne che delimitano piazza Colonna. Per Meloni: «Abbiamo fatto solo un errore: avremmo tranquillamente potuto riempire piazza del Popolo, non piazza Montecitorio. C’erano migliaia di persone che stamattina volevano essere qui a dire “Non in mio nome”, gli accessi sono stati chiusi a mio

Matteo Salvini e Giorgia Meloni (Ansa)
Matteo Salvini e Giorgia Meloni (Ansa)

parere un po’ troppo presto». Durante l’inno nazionale alcuni militanti hanno cantato alzando il braccio destro e facendo il saluto romano, messi sull’attenti, cantando a squarciagola e avvolti dal tricolore. In piazza, nessun simbolo di partito ma solo bandiere con il tricolore riprodotto anche sui palloncini che spiccano in alto ai lati del palco. Insieme alle bandiere compaiono anche due striscioni con su scritto «In nome del popolo sovrano. No al patto della poltrona».

Insulti a Conte

Uno striscione con la scritta «Ladri di democrazia» e primi cori a chiedere all’unisono «elezioni subito», «Bibbiano, noi non dimentichiamo!». In altri, le parole: «Renzi, Di Maio, fuori dai coglioni, il popolo vuole libere elezioni». Dopo l’inno di Mameli, la playlist dell’attesa ha previsto Edoardo Bennato con Viva la mamma e Alan Sorrenti con Siamo figli delle stelle. Alla manifestazione indetta da Fratelli d’Italia ha preso parte, oltre a Salvini e Meloni anche il presidente della Liguria Giovanni Toti. Intanto, fischi e cori «buffone-buffone» sono stati rivolti al premier Conte dalla piazza, quando lo speaker di FdI ha annunciato che «a breve il presidente Conte parlerà in Aula».

Le reazioni ai saluti romani

I saluti romani alzati all’inizio della manifestazione hanno sollevato le critiche del mondo politico. «Ecco chi sono quelli che protestano. Complimenti davvero a Salvini e Meloni per avere portato fuori dal tempio della democrazia questi neofascisti», scrive Alessia Morani, deputata del Pd.

Gardini: «In piazza fino alla caduta del governo»

«Noi non ci stiamo, noi rappresentiamo la maggioranza del popolo lo dicono tutti gli italiani, vogliamo elezioni subito. Questo non è un Conti bis, è un Prodi bis. Noi siamo qui oggi e saremo qui fino a che questo governo non andrà a casa». Lo ha detto Elisabetta Gardini (FdI), intervenendo alla manifestazione di FdI contro il governo. «Dobbiamo dire a questo governo un grande no», ha aggiunto Gardini. Secondo la senatrice di FdI Daniela Santanché: «Siamo qui senza bandiere per mettere insieme tutti gli scontenti di questa vergogna che si sta svolgendo in questi palazzi. Qui c’è Fratelli d’Italia, la Lega, tantissimi italiani, gli scontenti nel Movimento 5 Stelle e tutti coloro che avrebbero voluto andare a votare mi sembra la piazza degli italiani».

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