Una esperienza psichedelica
- Lucia Annunziata L’Huffington Post Editorial Director
Una esperienza quasi psichedelica. Aula affollata, giornalisti e ospiti nelle tribunette sotto il tetto, velluti rossi che ingoiano, nell’emiciclo sotto, gli uomini e le donne destinati a governare il nostro paese. Governare per quanto? Settimane, mesi, qualche anno? Eravamo qui, tra questi vellutini, poco più di un anno fa, quando la coalizione giallo-verde prometteva attraverso un tale Conte, sconosciuto avvocato, la rinascita dell’Italia. Eravamo qui tre settimane fa quando la stessa coalizione moriva sotto le accuse pubbliche di fallimento, generate sempre dall’avvocato Conte, e siamo qui ora ad ascoltare un discorso di quello stesso Conte che promette, senza nessun accenno di autocritica, nessun accenno al suo passato incarico, fresco come una Venere uscita dalle acque, la rinascita dell’Italia. Manca solo la danza degli Ippopotami di Walt Disney, famosa metafora delle allucinazioni.
Venti giorni per cambiare pelle. Dal 20 agosto al 9 settembre. Nemmeno il tempo per mettere via il lino estivo dei vestiti, il frescolana dei grand commis romani, ma sufficienti a cambiare squadra e narrativa. Il 20 Agosto il governo giallo-verde moriva per implosione sotto le accuse di fascismo, e il 9 settembre si insedia un governo che chiede al Paese la “pacificazione” come se in venti giorni avessimo ripercorso anni di dura lotta al fascismo e la liberazione, tutto insieme. Un governo che contrappone ai toni alti di prima, la promessa di parole miti, un governo che comincia dagli asili nido, e passa in rassegna ogni categoria, dagli alpini, alle buone pratiche agronomiche, fino al cuneo fiscale, in una vertigine di elenchismo che dura 90 minuti, un senza precedenti nella storia della Repubblica.
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