Taglio del cuneo fiscale, il governo pensa a un pagamento unico a luglio

di Lorenzo Salvia

Taglio del cuneo fiscale, il governo pensa a un pagamento unico a luglio

Non sappiamo ancora quanti soldi saranno, perché molto dipende dalle altre tessere di quel mosaico chiamato legge di Bilancio. Ma si comincia a capire meglio come saranno pagati. Sul taglio del cuneo fiscale, cioè delle tasse e dei contributi che rendono più magra la busta paga, il governo sta maturando una convinzione. Meglio non polverizzare la sforbiciata, con qualche decina di euro in più in busta paga, mese dopo mese. E concentrare gli effetti in un pagamento unico. Uno stipendio in più, o quasi, che arriverebbe a luglio, all’inizio dell’estate e delle vacanze.

Si tratterebbe della conferma di un meccanismo già utilizzato. Proprio a luglio viene pagata già adesso la quattordicesima, l’assegno aggiuntivo per i pensionati a basso reddito. Una misura introdotta nel 2007 dall’allora ministro del Lavoro Cesare Damiano e poi estesa dal governo Renzi. «In quella occasione — ricorda l’ex ministro — la scelta di procedere al pagamento in una soluzione unica fu fatta proprio per dare maggiore concretezza all’intervento». Anche perché, allora come adesso, le risorse da mettere sul piatto sono quelle che sono.

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