Governo, nomine dei sottosegretari: notte di trattative, oggi il giuramento
Ansa
C’è voluto l’energico ultimatum del premier per stoppare la roulette delle nomine e convocare, per le 9.30 di oggi, il Consiglio dei ministri che dovrà dare il via libera. Salvo colpi di scena, prima di pranzo o al più tardi in serata, quando Giuseppe Conte sarà tornato dalle zone terremotate, i 43 sottosegretari potranno indossare l’abito nuovo e salire a Palazzo Chigi per il giuramento. Stufo di polemiche, accelerazioni e frenate, dovute alle tensioni tra Pd e M5S e all’interno dei due partiti, Conte ha ammonito i capi delegazione Di Maio e Franceschini. «Capisco le difficoltà, ma dobbiamo chiudere e metterci subito a lavorare — ha bacchettato il capo dell’esecutivo —. Non possiamo bloccare i ministeri, in apertura della sessione di bilancio». Il tempo per trattare, litigare e limare è scaduto, ha avvertito Conte, e Franceschini ha fatto notare a Di Maio quanto dannosi siano gli anatemi di Salvini contro i giallorossi che «si scannano per le poltrone». Giornata da infarto, per candidati e aspiranti. Prima la fumata nera, con il Consiglio dei ministri delle 15.30 che si apre e si chiude senza lista. Poi la notizia di uno slittamento a martedì causa scontro su telecomunicazioni, energia, editoria. E in serata, dopo un vertice con Di Maio, Franceschini, Fraccaro e Spadafora, la fumata (quasi) bianca, che sarebbe stata suggellata in notturna da una telefonata tra Zingaretti e il capo M5S.
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