Imprese al Sud Italia: nuovi incentivi anche agli under 46

I requisiti

Al di là dell’ampliamento dell’età anagrafica i requisiti sono rimasti pressoché immutati. Per poter ottenere il finanziamento (35% a fondo perduto e 65% con prestito agevolato) bisogna essere residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna o Sicilia (oppure bisogna essere disposti a trasferire la propria residenza dopo la comunicazione di esito positivo), non avere un rapporto di lavoro a tempo indeterminato per tutta la durata del finanziamento, non essere già titolari di altra attività di impresa, mentre i liberi professionisti non devono essere titolari di partita Iva, fino a dodici mesi prima della presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga. Inoltre, non bisogna essere stati beneficiari, nei tre anni precedenti la richiesta, ai altre agevolazioni nazionali a favore dell’autoimprenditorialità.

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Il finanziamento

Con Resto al Sud è possibile ottenere un importo massimo di 50mila euro o di 200mila euro per le società (50mila euro per ogni soggetto). Il contributo può essere utilizzato per finanziare attività imprenditoriali finalizzate alla produzione di beni e servizi, come attività di ristorazione, editoriali, turistiche o di servizi alle persone. Per entrare nel circuito “Resto al Sud” la prima cosa da fare è presentare domanda a Invitalia, che valuterà il progetto e ne verificherà i requisiti. Ottenuto il via libera si potrà richiedere il finanziamento a una delle banche aderenti alla convenzione con l’Abi (a questo link è possibile consultare l’elenco delle banche finanziatrici). Con l’ok al finanziamento si otterrà da Invitalia la concessione delle agevolazioni e l’erogazione da parte della banca del finanziamento stesso. Realizzato almeno il 50% del progetto sarà poi possibile chiedere a Invitalia l’erogazione del contributo (il 35% a fondo perduto).

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La storia di Nausicaä

Tra il 25 e il 31 agosto, in occasione della 40esima edizione di Città Spettacolo, a Benevento, tra lo show di Alessandro Siani (ha inaugurato l’evento) all’Anfiteatro Romano e quello di Pio e Amedeo (in chiusura), abbiamo conosciuto Stefano Capitanio, un giovane sannita che proprio grazie a Invitalia e agli incentivi “Resto al Sud” è riuscito a realizzare da pochi mesi il suo progetto. Lo abbiamo incontrato nel suo nuovo “regno”, circondati da giochi da tavola e quadri manga che riportano al film capolavoro di Hayao Miyazaki, Nausicaä della Valle del Vento. Due tratti distintivi richiamati nel nome dell’attività ristorativa aperta da Capitanio, Nausicaä – Board Games Pub. Sì, perché “Nausicaä non è solo la protagonista del film d’animazione di Miyazaki – racconta Capitanio – ma è anche una delle protagoniste omeriche che nell’Odissea viene descritta intenta a giocare a palla con le sue ancelle. Da qui l’idea di arricchire il pub con diversi giochi da tavolo”. La sfida raccolta da Capitanio è solo una delle 3.512 domande approvate da Invitalia alla fine dello scorso luglio sulle 8.534 presentate (complessivamente di domande ne sono state compilate 11.653). L’ampliamento del bacino di utenza di “Resto al Sud” potrebbe ora dare un impulso importante alle nuove iniziative imprenditoriali del Mezzogiorno, creando nuova occupazione. I fondi non mancano: degli 1,25 miliardi di euro inizialmente a disposizione di Invitalia ne sono stati spesi solo 250 milioni.

CORRIERE.IT

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