Lega, al via il raduno di Pontida. Insulti al congresso dei giovani, “Mattarella fa schifo”
Quanto a domani, nel 2018 i partecipanti furono in 60 mila (secondo la Lega e si sa, coi numeri delle piazze ognuno fa un po’ come vuole), domani potrebbero essere in 80 mila. I 120 autobus dello scorso anno oggi stanno arrivando a 200, si era pensato anche a due treni speciali dal centro-sud ma poi si è desistito per complicazioni organizzative. Invece non ci saranno mezzi speciali dalla Sicilia e dalla Sardegna, sarebbe stata una spesa eccessiva, ma il resto dell’Italia avrà una sua delegazione, ognuno con un proprio stand, con magliette, bandiere e anche prodotti tipici. Tra giornalisti e operatori invece si sono accreditate 400 persone.
Nel frattempo il comune di Pontida, amministrato dalla Lega naturalmente, ha preparato due nuovi parcheggi vicino al pratone, nel piazzale di una ditta e in un altro grande terreno. E poi ci saranno circa sessanta tendoni, sei punti per la ristorazione, uno per il tesseramento alla “Lega per Salvini premier”, una tonnellata di salamelle ordinata da tempo. Insomma, l’organizzazione è in fermento da luglio e l’esperienza identitaria è forse quella più sentita di tutte nel partito, ormai orfano delle ampolle alle pendici del Po e delle feste dei popoli padani in Veneto. Per dire, giorni fa a Genova Giorgio Viale, appena nominato assessore comunale al Personale, è stato fotografato al primo giorno di seduta nel banco della giunta mentre tutto preso compilava la lista della spesa per il raduno: “due ciabatte, una prolunga a rotella, un adattatore industriale, due prolunghe normali, fascette, sacchi condominiali, una lampada da cantiere”.
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