Un’esca per il Pd
Parafrasando: «Avanti un civico di spessore». E ancora: «Non litighiamo sulle poltrone». Un appello che sa di apertura (la prima, così netta) e che sembra suggerire: troviamo un nome per non scornarci, e uniamo le forze. Il civismo, dunque, potrebbe diventare il nuovo ombrello (o cuscinetto) per rendere meno aspra una vicinanza che ancora procura non pochi maldipancia. Soprattutto agli elettori. E poco importa, a questo punto, se furono proprio i pentastellati a innescare la miccia giudiziaria che portò alla disfatta della giunta Marini.
Il vero problema, semmai, sembra essere il tempo. Sempre stando al caso umbro, restano due risicatissime settimane per presentare le liste. Vi sembrano troppo poche per trovare un accordo? Ebbene, a Roma ci hanno messo molto meno per: 1) far cadere un governo; 2) scongiurare le urne; 3) neutralizzare la destra made in Salvini; 4) formare un nuovo governo con un’alleanza nata da zero. I giochi, signori, sono apertissimi.
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