Israele, il Likud di Netanyahu in testa su Gantz dopo un quarto dello scrutinio. Lieberman decisivo per formare il governo
Israele, aperti i seggi. Netanyahu si gioca tutto
dalla nostra inviata FRANCESCA CAFERRI
Secondo i primi exit poll, infatti, il premier israeliano uscente
Benyamin Netanyahu non avrebbe la maggioranza per formare un nuovo
governo, la coalizione di destra conterebbe su 53 seggi alla Knesset,
quella di centrosinistra guidata da Blu-Bianco di Benny Gantz avrebbe 59
seggi – sempre secondo l’ultimo sondaggio di Canale 13 – comunque
insufficienti per raggiungere la soglia di 61 su 120. ‘Israel Beitenu’
del nazionalista laico Avigdor Lieberman si conferma così decisivo per
ogni coalizione con i suoi 8/10 seggi.
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dalla nostra inviata FRANCESCA CAFERRI
Alla luce degli exit poll Lieberman ha invocato la creazione di un
governo di unità nazionale con Likud di Benjamin Netanyahu e Blu e
Bianco di Benny Gantz. “Abbiamo una sola opzione – un ampio governo di
unità nazionale, liberale, che comprenda Yisrael Beiteinu, Likud e Blu e
Bianco”, ha affermato parlando ai suoi sostenitori. I governi di unità
nazionale sono una misura di emergenza e “sia dal punto di vista della
sicurezza che di quello economico, questa lo è. Più di quanto possiamo
immaginare”.
rep
Yehoshua: “Alle urne come in un referendum. Con o contro Netanyahu”
di FRANCESCA CAFERRI Proprio lo scenario che il premier intende evitare, consapevole delle beghe giudiziarie che lo attendono al varco, con il procuratore generale Avichai Mandelblit intenzionato a incriminarlo per frode, abuso di fiducia e corruzione.
Il presidente, Reuven Rivlin, ha fatto sapere che inizierà il prima possibile il suo giro di consultazioni per individuare il leader politico con le maggiori chance di formare una coalizione di governo (servono almeno 61 seggi) e ottenere la fiducia del Parlamento, in modo da allontanare la minaccia di un terzo ritorno alle urne in un anno, dopo le elezioni del 9 aprile e quelle odierne. Nonostante i timori pre-voto, l’affluenza è stata alta, maggiore rispetto alla precedente tornata elettorale: alle 20 ha toccato il 63,7% (+2,4%).
“Nei prossimi giorni parlerò con Lieberman. Procederemo verso un governo allargato per riportare la società israeliana sulla retta via”. Lo ha detto il leader di Blu-Bianco Benny Gantz nel suo primo intervento dopo la diffusione degli exit poll. “Siamo riusciti nel nostro intento: il nostro partito era ed è una forza centrale nella vita politica israeliana. Netanyahu – ha poi aggiunto – non è riuscito nel suo intento. Ora comincia il processo per riparare la società israeliana”.
Il leader del partito centrista Blu-Bianco ha telefonato al leader della Lista araba unita Ayman Odeh. Lo ha riferito la televisione pubblica secondo cui Gantz e Odeh hanno concordato di incontrarsi per esaminare assieme l’esito delle elezioni. Secondo gli exit poll, la Lista unita avrebbe ottenuto un risultato notevole, di 13-15 seggi, grazie ad una massiccia partecipazione alle elezioni dell’elettorato arabo.
“Israele ha bisogno di un governo stabile, forte e sionista. Cercheremo di formare nei prossimi giorni un governo sionista che veda Israele come uno stato ebraico e non un governo che si basi sul sostegno di partiti arabi”. Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu nel suo primo discorso dopo gli exit poll e in attesa dei dati definiti delle elezioni. “Ho parlato con i partner del Likud – ha aggiunto – e tutti sono impegnati in questo obiettivo. E’ stata una campagna dura nella quale ci siamo misurati con media prevenuti, non ci hanno fermato”.
Da entrambi gli schieramenti, comunque, si invita alla cautela, memori delle precedenti esperienze, nessun festeggiamento, neanche al quartier generale di Blu e Bianco a Tel Aviv. I due principali leader finora sono rimasti in silenzio, in attesa di dati più attendibili. Chi invece esulta è proprio Ayman Odeh, alla guida della Lista Unita, unione dei quattro partiti arabi che stavolta si sono presentati insieme, conquistando come detto 13-15 seggi: se confermati, si posizionerebbe come terzo partito politico alla Knesset. Il leader della minoranza araba ha fatto sapere di avere un “buon presentimento”, Netanyahu non riuscirà a mettere insieme un esecutivo.
REP.IT
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