Il Regno Unito riapre le concessioni dei suoi mari per l’eolico: piano da 25 miliardi
I blocchi in concessione dovrebbero esser quattro. A favore dei papabili contraenti, e dei loro ingegneri, il fatto che prevedono fondali a meno di 60 metri di profondità. La previsione è che si arrivi agli affidamenti dei blocchi nel 2021. A giocare dalla parte degli interessati, ragiona l’agenzia finanziaria, il fatto che i costi per sviluppare le turbine eoliche offshore siano precipitati negli ultimi anni, con la crescente attenzione da parte delle utility a questa tecnologia. Oggi, rispetto al 2010 quando si tennero le ultime assegnazioni, gli impianti sono molto più grandi e molto meno costosi, con la diretta conseguenza di esser finanziariamente molto più sostenibili.
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