Trump spegne l’Europa, Milano (+0,01%) sulla parità con utility

Trump attacca la Cina, «obiettivo Usa commercio equo»
Dal Palazzo di Vetro di New York, Trump è tornato a chiedere una riforma del commercio internazionale e «cambiamenti drastici» dell’Organizzazione mondiale del commercio. Nel suo discorso all’Assemblea Generale dell’Onu, il 45esimo presidente Usa ha detto che «il nostro obiettivo è semplice: un commercio equo e reciproco». Dicendo di avere lavorato a stretto contatto con Canada e Messico per sostituire il vecchio Nafta, Trump ha anticipato che domani vedrà il leader giapponese per lavorare su un nuovo accordo commerciale e che continuerà a lavorare per siglarne uno con il Regno Unito. Quanto alla Cina “si è rifiutata di adottare le riforme promesse” con il suo ingresso nel Wto. Trump l’ha accusata di manipolare la sua valuta, di dare sussidi ingiusti alle sue aziende, di riversare sul mercato americano prodotti a basso costo, di furti di segreti commerciali e proprietà intellettuale «su larga scala». Secondo Trump, gli Usa hanno visto chiudere 60mila aziende con l’ingresso della Cina nel Wto. «Non dovrebbe essergli permesso di presentarsi come una economia in via di sviluppo per avvantaggiarsi del sistema a spese di altri».

Andamento Piazza Affari FTSE Mib

Juventus ancora ko, corrono le utility
In una giornata incerta, sul Ftse Mib hanno corso Amplifon (+2,77%), ma soprattutto le utility, titoli prettamente difensivi, per altro sostenute da un report positivo di Kepler Cheuvreux (Hera +2,89%, Terna +2,54%, Italgas +2,07%, Snam Rete Gas +2,26%). A passo rapido Diasorin (+2,3%), dopo l’ok dell’Ue alla vendita del nuovo test molecolare per individuare la varicella-zoster. Tra i titoli milanesi a maggiore capitalizzazione, continua a perdere terreno la Juventus Fc, già ieri in calo del 4,75%. Venerdì scorso il club bianconero ha annunciato per l’esercizio chiuso a giugno una perdita di 39,9 milioni, dovuta in particolare all’incremento dei costi del personale tesserato. I ricavi, d’altra parte, sono cresciuti del 23,1% a 621,5 milioni. Per « rafforzare la struttura patrimoniale e sostenere gli investimenti sulla squadra e sulla strategia commerciale», la Juventus ha quindi annunciato un aumento di capitale fino a 300 milioni. Petroliferi in calo con il ribasso del greggio, innescato dalle parole di Trump (-1,52% il Wti a novembre e -1,64% il Brent di pari scadenza).

Giù Fca: Tribunale Ue conferma, deve restituire aiuti Lussemburgo
Perde terreno Fiat Chrysler Automobiles, dopo che il Tribunale Ue ha confermato la decisione della Commissione europea relativa alle misure di aiuto decise dal Lussemburgo a favore di Fiat Chrysler Finance Europe. Si tratta del “tax ruling” che permise alla società di determinare annualmente i profitti tassabili a titolo di imposta sulle società nel Granducato. Quattro anni fa la Commissione considerò tali misure un aiuto di Stato illegale per cui il Lussemburgo venne obbligato a recuperare l’ammontare dell’aiuto presso Fiat Crysler Finance Europe, pari a 20 milioni di euro.

Il cambio euro / dollaro

Euro attorno a 1,10 dollari, petrolio in discesa
Sul mercato dei cambi, l’euro resta sotto quota 1,10 dollari ed e’ indicato a 1,0989 (1,0996 ieri in chiusura). La moneta unica vale anche 118,35 yen (118,17), mentre il rapporto dollaro/yen e’ a 107,69 (107,47). Accelera la sterlina, che vale ora 1,2456 dollari (1,2434 ieri in chiusura e 1,2416 in mattinata) ed e’ indicata a 0,8822 per un euro (0,8834 e 0,8850). In calo il prezzo del petrolio: il future novembre sul Wti cede lo 0,67% a 58,25 dollari al barile, mentre l’analoga consegna sul Brent perde lo 0,73% a 64,30 dollari.

Spread poco mosso lo spread, rendimento decennale allo 0,85%
Sull’obbligazionario, poco mosso lo spread tra BTp e Bund, che resta sui valori della vigilia, quando aveva beneficiato delle parole del presidente della Bce Mario Draghi sulla proposta di mantenere un lungo periodo di politica monetaria accomodante nell’Eurozona. Il differenziale di rendimento tra il BTp decennale benchmark e il pari durata tedesco ha aperto a 142 punti base, lo stesso valore registrato ieri nel finale. In frazionale rialzo, invece il rendimento del BTp decennale benchmark indicato allo 0,85% dallo 0,84% del closing della vigilia.

In Usa prezzi case e dato fiducia sotto stime, male il manifatturiero
I prezzi delle case in Usa mostrano andamenti sotto le stime: il dato relativo alle venti maggiori città americane ha mostrato un rallentamento per il 16esimo mese di fila. Il dato è salito a luglio del 2% dopo il +2,1% di giugno. Le stime degli analisti erano pari a un aumento del 2,1%. Secondo l’indice Standard & Poor’s/Case-Shiller, la componente sull’intera nazione è però salita a luglio del 3,2% su base annuale, in linea con il dato di giugno. Sotto le aspettative anche il dato sulla fiducia dei consumatori: l’indice redatto mensilmente dal Conference Board, gruppo di ricerca privato, è sceso a 125,1 punti dai 134,2 di agosto (dato rivisto da 135,1 punti). Il dato è peggiore delle stime degli analisti, che si attendevano 132,7 punti. Infine, a settembre, l’attività manifatturiera è nettamente peggiorata tornando in territorio negativo. L’indice redatto dalla Federal Reserve di Richmond si è attestato a -9 punti da 1 punto di agosto e contro i -12 punti di luglio.

(Il Sole 24 Ore Radiocor)

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